Si finge maschio e va al concorso da carabiniere al posto del fratello
Una giovane avvocata scoperta dai militari della caserma a Tor di Quinto, Roma. Voleva far superare l’esame scritto al fratello più piccolo
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Cosa non si fa per un fratello minore in difficoltà? Ci si può pure rovinare la carriera, perché è questo che è successo a un’avvocata che ha deciso di aiutare il congiunto violando però la legge. Come racconta Il Tempo, per far passare il concorso di allievo carabiniere al fratello più piccolo è andata all’esame al posto assumendo la sua identità e fingendosi quindi un uomo.
Smascherata fra i banchi
La cosa più ovvia sarebbe stata quella di aiutarlo a studiare e invece una ventiseienne di Messina ha vestito letteralmente i panni del fratello aspirante esponente dell’Arma per sostenere l’esame. È successo a Roma, giovedì pomeriggio. Una ventiseienne di Messina, sorella maggiore del candidato diciannovenne, è stata smascherata tra i banchi della caserma «Salvo D’Acquisto» di viale Tor di Quinto dopo la segnalazione del personale addetto al centro nazionale selezione e reclutamento.
Inutile messa in scena
Inutili i tentativi della ragazza di nascondere i capelli lunghi o di camuffare il timbro di voce poco mascolino: a confermare la messa in scena sono stati i militari in servizio nell’ufficio sanitario della caserma. Alla giovane, laureata in giurisprudenza e recentemente iscritta all’ordine degli avvocati, non è riuscito di passare inosservata tra gli oltre mille candidati impegnati nella prova scritta. La scoperta della farsa sarà una brutta macchia nella carriera della giovane, studiosa da sempre e impegnata in politica dove a giugno scorso aveva tentato di farsi eleggere consigliere comunale nella «sua» Sant’Agata di Militello in provincia di Messina.