“No ai maschi falliti nel tennis femminile”, la dichiarazione di Martina Navratilova fa discutere
La celebre tennista di pronuncia contro la decisione dall'associazione Icons, che sostiene lo sviluppo dello sport femminile, che ha aperto alle transessuali
Non è la prima volta in cui si esprime sull’argomento e stavolta lo ha ribadito: stop all'accesso ai transessuali alle competizioni di tennis femminile. Vuole essere chiara Martina Navratilova, icona del tennis mondiale ma anche dei diritti del mondo Lgbtq+, dicendo la sua in dibattito che viene visto come un'indebita invasione di campo che danneggia le giocatrici e addirittura rischierebbe di affossare il movimento.
Pro e contro
La nove volte campionessa di Wimbledon è intervenuta con tutto il suo peso in una discussione sui social, definendo "ingiusta e scorretta" la decisione dell’associazione tennis Usa (Usta) di far partecipare ai tornei femminili "atleti maschi falliti", così ha detto lei chiaro e tondo. Una questione sollevata negli Stati Uniti dall'associazione 'Icons', che sostiene lo sviluppo dello sport femminile, ma che ha provocato non poche polemiche e che non trova d'accordo un altro mito del tennis come Billie Jean King, secondo la quale agli atleti trans non dovrebbe essere impedito di praticare lo sport.
Uomini, biologicamente, in tornei femminili
Navratilova nel suo post si è rivolta direttamente all'Usta commentando la vittoria di una tennista nata uomo, Alicia Rowley, in tornei femminili seniores: "Il tennis femminile non è per atleti maschi falliti, qualunque sia l'età. Questo sarebbe consentito agli US Open? Solo con un documento d'identità? Non credo...", ha affermato, definendo poi come 'patriarcato' il fatto che "uomini biologici insistano sul diritto di competere nella categoria femminile nello sport". Per l'associazione Icons ha espresso una posizione più articolata una delle fondatrici, l'ex tennista Kimberley Jones, affermando che "il tennis femminile si sta trasformando in uno zimbello a causa di queste terribili politiche che danno priorità alla salute mentale e all'identità degli uomini rispetto alle donne".
Al posto delle donne
"Gli uomini stanno vincendo titoli nazionali, prendendo il posto delle donne nel tennis di squadra e gareggiando nei tornei femminili in tutto il Paese - ha aggiunto Jones -, ma esiste già una categoria per gli atleti maschi e bisogna quindi lasciare che le atlete si divertano a giocare a tennis". Infine, un invito alla King: "Cambia la tua posizione, non abbandonare più queste donne e questo sport".