L'ultima regina d'Europa sconvolge tutti con una dichiarazione a sorpresa: la decisone dell'anticonformista Marghrete II
Margrethe II di Danimarca abdica in diretta tv e lascia il trono al figlio Frederik IX, a lungo noto come il “principe festaiolo”. Nel discorso di fine hanno ha spiegato i motivi dell'addio
Fumatrice accanita, tanto da avere meritato il soprannome di regina dei posacenere, e anticonformista tanto da rinunciare alla scorta e salutare amabilmente i sudditi durante le sue passeggiate, Margrethe II di Danimarca ha scioccato tutti con un annuncio a sorpresa. Il suo discorso di Capodanno, 1.576 pesate parole, passerà alla storia per la dichiarazione in diretta tv con la quale ha affermato che abdicherà in favore del figlio tra meno di due settimane.
L’addio al trono
La regina di Danimarca, che continuerà a tenere il titolo di Sua Maestà, parlando come da tradizione ai sudditi dal Palazzo di Amalienborg, ha scelto di farsi da parte. "Ho deciso che ora è il momento giusto. Il 14 gennaio 2024, 52 anni dopo essere succeduta al mio amato padre Frederik IX lascerò la carica di Regina di Danimarca. L'intervento alla schiena di febbraio mi ha fatto riflettere sul futuro", ha detto nel suo stile rilassato, indossando un vestito viola con parure di spilla e orecchini di brillanti, e un sontuoso anello sottolineato dalle unghie laccate di rosso. La decisione della regina, 83 anni, interrompe una consuetudine centenaria: è la prima volta dal 1523 che un reggente danese si dimette.
A differenza della tradizione reale britannica, non ci sarà alcuna cerimonia formale di incoronazione per Frederik, 55 anni, che prenderà il posto della madre al castello di Amalienborg di Copenaghen come re di Danimarca e capo di Stato del Paese lo stesso giorno dell'abdicazione.
Regina Daisy
L'anticonformista Margrethe, detta affettuosamente Daisy, in Danimarca è sempre stata una figura molto popolare. Fumatrice incallita, nota per il rifiuto dell'uso di cellulare e internet, insofferente alle formalità dovute al rango, la si è sempre vista passeggiare per la capitale senza scorta, salutando cordialmente i passanti. Poliglotta e pittrice, grande sciatrice, da principessa ha fatto parte di un'unità dell'aeronautica femminile danese. Nel 2011, all'età di 70 anni, ha visitato le truppe danesi in Afghanistan indossando una tuta mimetica.
Una legge apposita per averla regina
Daisy non era destinata a fare la regina, ma quando compì 13 anni la legge del Paese fu cambiata proprio per consentire alle donne di salire al trono. Lontana cugina di Elisabetta II, disse di essersi ispirata a lei per come aveva dedicato la vita alla sua nazione. E proprio Lilibeth e Daisy erano le due sovrane d'Europa, e le più longeve. Fino alla morte di Elizabeth 15 mesi fa e all'abbandono di Margrethe di domenica.
Il principe festaiolo
Ora la Danimarca volta pagina e le redini finiscono in mano a un uomo che prima di sentirsi pronto per il ruolo riservato dal destino ha seguito un percorso di maturazione apprezzato e riconosciuto dai sudditi. Da giovane Frederik passava per 'principe festaiolo', le sue foto finivano sulle pagine dei giornali. Lui stesso nel corso degli anni ha ammesso che il suo carattere non era adatto fin dalla nascita a sedersi sul trono.
L’erede al trono
Tutt'altra storia nel 2022: nel discorso alla madre, quando la regina ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario da sovrana, Frederik si è dichiarato completamente pronto a prendere il timone della nave. Nel mentre si era laureato, primo reale danese a completare una formazione universitaria, e prestato servizio nella Marina danese. Un piccolo incidente di percorso lo aveva portato a subire lo sfottò dei media: fu soprannominato "Pingo" dopo che la sua muta si era riempita d'acqua durante un'immersione e fu costretto a uscire dall'acqua camminando come un pinguino. Frederik, come Carlo III, ha una passione per l'ambiente, e un'altra per la moglie Mary, di origine australiana, avvocato cresciuta in Tasmania. I due si sono conosciuti nel 2000, in un bar di Sydney durante le Olimpiadi. I due sono stimati e considerati dai connazionali un simbolo dei valori moderni, a cominciare dal fatto che i loro quattro figli frequentano tutti scuole pubbliche.