La mappa della violenza contro le donne: vittime e carnefici soprattutto italiani. Pronta la mobilitazione
Lunedì è la giornata internazionale, sabato si riempiranno le paizze. Martedì convegno delle giornaliste sull''hate speech con la ministra Bonetti
La violenza sulle donne sotto la lente di ingrandimento della Polizia di Stato che nel corso di un'iniziativa a Milano intitolata 'Questo non è amore 2019' ha tracciato l'identikit dei predatori. Italiani, tanto per cominciare, carnefici e vittime. Nell'80,2 per cento dei casi quindi le donne che subiscono sono italiane e i predatori lo sono 74 volte su 100. Si sfata un altro mito: chi colpisce è quasi sempre (82%) un compagno, un familiare o un conoscente: una persona di cui la donna vittima, probabilmente, si fida.
L'incontro, organizzato dalla Dac (Direzione Centrale Anticrimine) è stato voluto in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere del prossimo 25 novembre. Un fenomeno che, comunque, nel biennio 2018-2019 appare in diminuzione: 'Calano del 16,7% le violenze sessuali (nel 2017 erano in aumento del 14 %), -2,9% i maltrattamenti in famiglia, -12,2% gli atti persecutori. Rispetto al 2018, nel periodo gennaio-agosto 2019 diminuisce del 4% il numero di vittime di sesso femminile sul totale degli omicidi, si passa infatti dal 38 al 34%'.
Sabato le donne torneranno di nuovo in piazza contro la violenza sulle donne. E lo faranno a due giorni dalla Giornata internazione che si celebra lunedì prossimo. Martedì 26 novembre si terrà invece a Roma un convegno dal titolo 'Parole d'odio e violenza di genere - Giornaliste nel mirino degli odiatori della Rete', che approfondirà il tema dell'hate speech, soprattutto sui social network, e al quale prenderà parte anche la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. L'appuntamento è alle 9,30 nella sede della Fnsi.