La madre può trasferirsi coi figli senza il consenso dell'ex: la sentenza che fa discutere
“La giurisprudenza finora aveva accordato priorità alla stabilità emotiva dei bambini, garantendo la possibilità di vedere i due genitori”
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Secondo il tribunale civile di Milano, una madre ha il diritto di cambiare città e trasferirsi coi figli dove pensa di avere migliori opportunità lavorative, e lo può fare anche senza il consenso dell’ex compagno e padre della prole. Come racconta La Repubblica, i giudici hanno rigettato il ricorso di un papà presentato dopo che l’ex moglie si è trasferita da Milano a Roma senza interpellarlo, portando con sé i due figli che a Milano frequentavano la seconda e la quarta elementare. Il tribunale ha dato ragione alla donna che ritiene di avere più possibilità di lavorare a Roma, visto che è una restauratrice. Poco importa che la scuola milanese non abbia dato il suo benestare al trasferimento, mancando la firma del padre. Dopo la decisione dei giudici, l’istituto dovrà adeguarsi.
Il dibattito
La decisione ha acceso il dibattito fra avvocati e addetti ai lavori. Per Cinzia Calabrese, presidente dell’Aiaf (associazione italiana avvocati di famiglia e minori) Lombardia, “la giurisprudenza finora aveva accordato priorità alla stabilità emotiva dei bambini, garantendo la possibilità di vedere entrambi i genitori. Una decisione drastica come il trasferimento a migliaia di chilometri andrebbe autorizzata dal tribunale in via preventiva dopo approfondite perizie. È grave accettare il principio che l’ok dei giudici arrivai a cose fatte, contro il parere di uno dei genitori”.
Il padre fa ricorso
Il legale del padre, che ha presentato reclamo contro il decreto, commenta: “Tutti i provvedimenti noti del tribunale di Milano in casi simili andavano in senso contrario. È singolare che alla soddisfazione professionale della madre si sacrifichi la stabilità emotiva e di vita dei bambini”. La prossima udienza si terrà il 4 ottobre ma nel frattempo i bambini frequenteranno la scuola a Roma.
I numeri
Nei dati riportati da Repubblica il 76% delle separazioni riguarda coppie con figli: di queste l’89% prevede un affido condiviso. L’8.9% prevede l’affido esclusivo alla madre,e solo l’1% al padre.