L'agghiacciante silenzio di opinioniste e femministe sulle foto di nudo di Murekatete

Come distruggere una bella donna già sotto inchiesta spargendo il suo corpo esposto in giro per la Rete. Le attiviste? Zitte, a parte qualche tentativo fuori bersaglio

Lagghiacciante silenzio di opinioniste e femministe sulle foto di nudo di Murekatete
di Cristiano Sanna

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Adesso c'è la denuncia che riguarda tutti coloro che quelle foto si sono precipitati a procurarsele, a pubblicarle. A guardarsele dandosi di gomito o sussurrandosi commenti incattiviti, volgari e maschilisti sul corpo di una bella donna di colore esibito in pose sexy e finito poi sparso per il Web. Oltre che negli immancabili titolacci dei giornali di centrodestra e in un servizio di Striscia la Notizia dove, almeno qui, le nudità di Liliane Murekatete sono state per satira coperte con i visi di coloro che hanno creato la mitologia del deputato dem ed ex sfruttato africano della terra, Aboubakar Soumahoro. Cioè esponenti del pensiero progressista, inclusivo, paritario che vengono tradizionalmente associati alla sinistra, come il giornalista Marco Damilano e il conduttore tv Diego 'Zoro' Bianchi. Domanda: ma le donne dove sono? Attiviste, femministe, integraliste della pari dignità dei diritti di genere, opinioniste di grido. Quasi zero parole sullo scempio fatto del corpo della Murekatete.

Se non ora, quando?

A parte Concita De Gregorio, che sulle pagine di Repubblica si è messa a difendere la Murekatete scrivendo 'in cosa è scandaloso che una bellissima donna arrivata in Italia dal Ruanda abbia ritenuto che farsi fotografare poco vestita potesse essere utile. Cosa disturba del fatto che ami gli abiti firmati? Sarà che è la compagna di un sindacalista e non di un miliardario?'. A parte De Gregorio (non usiamo l'articolo 'la' prima del cognome, che le erinni del nuovo 'si fa così' potrebbero inferocirsi) poi bacchettata dal collega Francesco Bei ma infine difesa dall'altro collega Michele Serra, sceso dall'Amaca per dire che Concita ha ragione a scrivere quel che ha scritto, tutti gli altri dove sono? Anzi meglio: dove sono tutte le altre? Proseguono le indagini sulle presunte irregolarità delle cooperative pro migranti Karibu e Aid  e portano al sequestro di oltre 600mila euro e all'iscrizione nel registro degli indagati della stessa Murikatete e di sua madre e suocera di Soumahoro, Marie Terese Mukamitsindo (qui i dettagli)? Intanto Liliane Murikatete denuncia tutti quelli che si sono procurati le foto e le hanno pubblicate in Rete. Ma dove sono le grida contro l'uso orrendo che di quelle immagini è stato fatto?

Il silenzio femminile che peggiora le cose

Mentre Selvaggia Lucarelli si limita a far notare che la signora Murekatete ha incaricato di difenderla lo stesso legale del boia nazista Priebke. Mentre Michela Murgia arriva al massimo a dire, intervistata da Floris su La 7, che sul caso del deputato 'c'è stato accanimento'. Mentre stanno in silenzio le varie Lipperini e Marzano e molti altri esempi si potrebbero fare. Noi torniamo su un punto che riguarda qualsiasi donna: lo scempio del corpo esposto al pubblico insulto, usato in questo caso per riattivare tutti i peggiori stereotipi da 'donnaccia' e per di più 'negra' che in questo Paese si cercano di combattere sempre a corrente alternata. Perché questa storia delle foto sexy fatte da Elio Carchidi, segnalate da chissà quale gola profonda a Dagospia, e da lì via con la corsa ad averle fornendo i propri dati e un indirizzo mail per ricevere gratuitamente il book dei nudi dell'indagata, ha molte domande a cui trovare risposta.

Ci sono molte domande e tanto non detto in questa vicenda

Davvero chi le ha diffuse aveva l'assenso della diretta interessata (che ora denuncia per bloccare tutto)? La prima versione che emergeva era che la Murekatete avrebbe orchestrato il servizio, pose e parrucche comprese, e Carchidi si sarebbe limitato a fare le foto. Scatti mai pagati. Ed eccoli diffusi ovunque. E' una vendetta? Uno sfregio? In attesa di sapere chi ha ragione e chi no, c'è il silenzio femminile di fronte a un corpo preso, esposto, insultato, usato per la distruzione della dignità di una donna. Dopo giorni di silenzio, finalmente è stata Chiara Valerio a a provare a essere più specifica: scrive che una cosa sono le foto di Murekatete in pose glamour da social fra abiti e borse firmate (sempre che i soldi contestati alle sue cooperative, pubblici, non siano finiti a pagare vestiti e accessori), altro è il corpo nudo in pose ammiccanti di Liliane uscite dal suo controllo. Ma pure qui l'accento messo dalla Valerio è sul dettaglio sbagliato: non è su chi ha preso e moltiplicato le pubblicazioni, ma sulla stessa Murekatete che ha ceduto alla logica capitalistica del corpo-oggetto, e ne è rimasta travolta. Non ci siamo.

15/12/2022
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