L’incredibile popolo dei Mosuo dove le donne restano single, fanno figli e si scelgono gli amanti che vogliono
Nel popolo matriarcale dell'Himalaya, le donne non si sposano, restano nelle famiglie d’origine, crescono liberamente i figli e scelgono con chi e quando avere rapporti sessuali. Pare sia un popolo molto felice
Le attuali società umane sono caratterizzate dalla famigliabasata sul matrimonio e, diciamolo con onestà, rivestono ancora, spesso e volentieri, un’impronta patriarcale. Certo, va detto che il ruolo della donna, negli ultimi tempi, ha assunto per fortuna connotazioni più marcate ma la strada da fare è ancora lunga. Il matrimonio, in ogni caso, resta uno dei pilastri della società civile. Ma esiste da qualche parte del mondo una società non basata sul vincolo matrimoniale e dove le donne hanno un ruolo preminente?
Un esempio è stato messo di recente sotto i riflettori: quello delpopolo dei Mosuo- noto anche come popolo Mosoo Mosso- che abita le montagne dell’Himalaya, nelle province cinesi dello Yunnan e Sechuan, prospicienti al Tibet.
Un popolo più unico che raro
Si tratta di circa 50.000 anime divenute un caso molto ghiotto per gli antropologi in virtù della struttura sociale matrilineare. Infatti i figli, maschi o femmine che siano, prendono il cognome della madre e vivono tutti nella stessa dimora. Più generazioni abitano così in una specie di casa-clan diretta da una matriarca.
La singolarità dei Mosuo, tuttavia, è data soprattutto dal fatto che le donne non si sposano mai, anche se mettono al mondo figli. Singolare, no? E questo, oltre a differenziarli dal resto del mondo, sembra renderli pure felici.
Le donne scelgono gli amanti che vogliono
Quindi riepiloghiamo: le donne mosuo scelgono di essere single, restano all’interno delle loro famiglie d’origine e crescono liberamente i figli. Con una precisazione importante: sono loro a scegliere con chi e quando avere rapporti sessuali e generarelaprole. Nel corso di danze in onore di Gan mu, dea dell'Amore, le giovani donne scelgono un nuovo partner fra i giovani uomini. In ogni caso, se nasce l’amore e arrivano figli, la coppia non va comunque a vivere insieme e, ovviamente, non si crea alcun vincolo legale. Questo non vuol dire che i mosuo siano promiscui, ma preferiscono verificare se il compagno è quello ideale per tutta l’esistenza, senza dover incontrare, nel caso, vincoli di sorta. E, in effetti, ci sono dei rapporti che durano decenni.
I figli dei mosuo crescono con la mamma,i nonni e gli altri nipoti. I maschi adulti dormono in cameroni comuni, mentre le donne in età fertile (a partire dai 13 anni) dormono nelle stanze private, le cosiddette stanze fiorite, dove praticano il tisese, ovvero il matrimonio del va su e giù. In tal modo hanno il controllo delle relazioni intime, essendo quelle fiorite le stanze in cui si consumano i rapporti sessuali. In pratica le donne, di notte, senza tanti clamori, possono ricevere gli amanti che vogliono.
Non conoscono la parola gelosia
Ci sono poi altri aspetti consequenziali rilevanti. Se una donna partorisce un figlio il padre non è obbligato a riconoscerlo, perché il bambino appartiene alla mamma e alla sua famiglia. Ciò non toglie comunque che molti uomini scelgano di riconoscere i propri figli e di occuparsene. Si tratta di convenzioni sociali estremamente particolari e caratterizzanti, frutto di un modo di vedere molto lontano dal nostro. Distanti da qualsiasi concetto di possesso. Tanto che nella lingua dei Mosuo – per dirne una - pare non esista un termine corrispondente alla nostra parola gelosia.
L'uomo può scegliere di contribuire alla crescita dei figli
Se l’uomo vuole contribuire alla crescita della prole e alla sua educazione, deve superare una prova: farsi accettare dalla famiglia della donna e, soprattutto, dalla matriarca. Solo in questo caso entrerà a far parte del nucleo familiare come una sorta di membro onorario. Non solo, sarà responsabile dei suoi figli ma anche di quelli delle sorelle della donna.
Una delle conseguenze di tale cultura è che i piccoli crescono nella consapevolezza di non doversi trovare da adulti un partner per tutta la vita e, quindi, non andranno incontro a future delusioni. Inoltre, se una coppia mosuo deciderà di lasciarsi, non sorgeranno conflitti di alcun genere, drammi emotivi dei figli e, tantomeno, controversie sulla divisione dei beni comuni, visto che non ce ne sono.
Alcuni aspetti discutibili
Nella loro religione, manco a dirlo, predomina una Dea madre e nella loro società i conflitti interni sono pressoché sconosciuti. I nomi, come la proprietà della casa e della terra, sono esclusivamente ereditati per via femminile. Non mancano tuttavia alcuni aspetti discutibili. Solo gli uomini possono essere sacerdoti e spesso sono loro a svolgere il ruolo di leader politici dell’intera comunità. E’ inoltre prerogativa del genere maschile l’allevamento e la macellazione del bestiame. Per questo si dice che nel popolo Mosuo le donne si occupano della vita e gli uomini della morte. Si fa notare tuttavia da altre parti che, piuttosto, le donne hanno il predominio sulla dimensione biologica (partoriscono, allevano, dirigono la casa), mentre gli uomini sulla dimensione spirituale: il contatto con il divino e con la morte.
Come si è visto prima, tuttavia, l’uomo non è privo di responsabilità anche all’interno del gruppo familiare. In certi casi può contribuire alla crescita dei figli e svolge un ruolo paterno nei confronti dei nipoti, ovvero dei figli delle sorelle. È lo zio materno, in definitiva, a incarnare la figura maschile in famiglia.
Minacce crescenti alla loro cultura
Inutile dire che il popolo dell’Himalaya è un caso davvero singolare divenuto oggetto di studio da parte di antropologi, sociologi e studiosi vari. Le minacce a questo stile di vita però sono sempre in aumento - come si legge sui media - e il sorprendente popolo rischia di cambiare per sempre abitudini. Il suo modello è messo alla prova in maniera crescente dall’evoluzione dei costumi. Il consumismo e il turismo incombono e con essi la globalizzazione e la modernità più letali. Anche tra i mosuo – scrive Sergio Benvenuto su Doppiozero.com - si sta infatti diffondendo il modello familiare cinese, sempre più simile al nostro, "basato sulla coppia amorosa, magari sempre più egualitaria tra uomo e donna e incentrata su rapporti intensamente affettuosi tra entrambi i genitori e i figli".
La cultura del popolo himalayano resta comunque un caso che fa discutere e divide anche gli studiosi, come fa notare Benvenuto. La domanda più frequente e ostica è la seguente: una società totalmente retta dalle donne e da costumi sessuali tanto libertari sarebbe davvero meno repressiva e assicurerebbe un regime di libertà più di quanto facciano le società patriarcali? E' vero che queste ultime le conosciamo e le altre no, ma ognuno è libero di pensarci e cimentarsi a dare una risposta.
07/02/2025
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