J.K. Rowling minacciata e accusata di transfobia: “Disposta a farmi arrestare per poter parlare di sesso biologico”
Da anni l’autrice della saga di Harry Potter è nel mirino del movimento Lgbtqi+. L’ultima occasione di attrito è la nuova legge scozzese contro l’odio nei confronti dei transessuali
Come tutte le specie animali, l’umanità è biologicamente divisa in maschi e femmine: è questa l’organizzazione che la natura si è data per la riproduzione. Sembra facile ma non lo è se nel dibattito entra il concetto di transizione da un sesso a un altro. Cosa è uomo, allora? E chi è donna? Solo chi è nata con sesso femminile o pure chi è nato maschio ma sta cambiando sesso? O forse anche chi non si farà mai operare ma si sente femmina? Una diatriba che si è fatta tesissima, anche nello sport, come sa bene JK Rowling, autrice della saga di Harry Potter, che da anni si batte per la definizione di uno spazio femminile, fisico e concettuale, riservato a chi è biologicamente donna, nata quindi con sesso femminile. Per queste sue idee Rowling è accusata dal movimento Lgbtqi+ di essere una “terf”, acronimo di trans-exclusionary radical feminist che può essere tradotto con “femminista radicale trans escludente” e, detta in modo spicciolo, critiche dell’ideologia gender.
Transessuali e differenza di genere
Lo scontro fra trincee avverse si è appena riaperto nel Regno Unito sul fronte della battaglia del mondo Lgbt per la tutela dei transessuali e di quella opposta per la difesa della "differenza di genere delle donne" invocata parallelamente sia da ambienti conservatori, sia da settori del movimento femminista. L'ultima pietra dello scandalo è rappresentata dall'entrata in vigore in Scozia di una legge locale d'impronta liberal annunciata come una stretta contro l'istigazione all'odio nei confronti delle minoranze sessuali, in particolare delle persone transgender. Ed è contro questa legge che è insorta fra i primi JK Rowling, fervente paladina in nome del femminismo della difesa di una chiara linea distintiva biologica fra donne e uomini, a protezione dell'intimità, dell'identità e della sicurezza stessa delle prime. Il suo timore è che si violi la legge esprimendo semplicemente cosa sia una donna, o un uomo, da un punto di vista biologico.
Contro l’odio verso i transessuali
La nuova normativa - promossa dal governo di Edimburgo guidato dal first minister Humza Yousaf, leader del partito nazional-progressista degli indipendentisti scozzesi (Snp) - si limita a rafforzare la legislazione esistente. Ma per le voci critiche si tratta potenzialmente di un bavaglio in grado di mettere a rischio la libertà di espressione, sacra sulla carta per la democrazia britannica, in omaggio al politicamente corretto. Il primo ministro conservatore Sunak ha affermato che nessuno dovrebbe essere perseguito per "aver affermato semplici fatti sulla biologia". "Crediamo nella libertà di parola in questo Paese e i conservatori la proteggeranno sempre", ha detto al Daily Telegraph.
Cosa non si può più dire?
Anche l'autrice della saga di Harry Potter si è scagliata contro "la legislazione che apre ad abusi da parte degli attivisti che vogliono mettere a tacere chi di noi denuncia il pericolo di eliminare gli spazi riservati alle donne", ha scritto in una serie di messaggi su X. Negli ultimi anni Rowling, scozzese d'adozione, si è opposta in diverse occasioni alla causa degli attivisti transgender, attirandosi critiche da tutto il mondo. "La libertà di espressione e di credo è finita in Scozia se la descrizione accurata del sesso biologico" è considerata un reato penale, ha aggiunto l'autrice dicendosi disposta a essere arrestata se si ritiene che i suoi commenti ricadano sotto l'impatto della nuova legge.
JK Rowling minacciata
La legge, nelle sue parole, attribuisce "un valore più alto alle sensibilità di uomini che esibiscono una loro idea d'identità femminile, magari in modo misogino od opportunistico, rispetto ai diritti e alle libertà concrete di tante ragazze e donne", ha tuonato. La mamma di Harry Potter è finita ripetutamente nel mirino di attivisti Lgbt+ negli ultimi anni per le sue categoriche prese di posizione, non senza denunce di minacce o intimidazioni, ed è stata rinnegata pure da alcuni protagonisti del mondo della cultura e del cinema, inclusi reduci dei film hollywoodiani sul maghetto nato dalla sua fantasia.
Il caso dello stupratore "in transizione"
L'autrice ha ricordato alcuni casi limite di cronaca, come quello recente di uno stupratore rinchiuso temporaneamente in un carcere femminile in Scozia avendo avviato la sua "transizione" sessuale solo dopo l'arresto. E ha rivendicato di poter continuare a indicare i transgender come "uomini", biologicamente.
Fra intolleranza e limiti alla libertà di parola
A difesa della legge si è levata invece la voce del first minister Yousaf, primo leader dell'indocile nazione settentrionale della Gran Bretagna di radici musulmane (i genitori sono immigrati pachistani, la moglie ha origini palestinesi) che si è detto "molto orgoglioso" di una riforma giustificata con l'incremento di "episodi d'odio" e intolleranza. Il leader scozzese ha inoltre denunciato più volte la "disinformazione" che, a suo avviso, regna attorno a questa legislazione, di cui evidenzia le garanzie per tutelare la libertà di espressione e lottare contro procedimenti giudiziari abusivi.
Il tweet di JK Rowling
Ma JK Rowling non demorde e il suo ultimo tweet su X recita: “Spero che ogni donna in Scozia che desidera parlare a favore della realtà e dell’importanza del sesso biologico sarà rassicurata da questo annuncio, e confido che tutte le donne – indipendentemente dal profilo o dai mezzi finanziari – saranno trattate allo stesso modo secondo la legge”.