“Lasceresti andare a ballare la tua ragazza da sola?” Le incredibili risposte dei ragazzi davanti alle proprie fidanzate. Il video virale
Il video di un “esperimento sociale” fra giovani a passeggio in un centro commerciale fa capire quanto il patriarcato sia ancora imperante proprio fra le nuove generazioni
Quando la società contemporanea mostra il peggio di sé, in genere si dice che la speranza è riposta nelle nuove generazioni. Ma se si tratta di patriarcato e di dominante cultura maschilista, lasciate ogni speranza voi che guardate questo video. Si tratta di un filmato che già circola sui social da due settimane ed è stato realizzato da due tiktoker noti come @theturistzz, una coppia di adolescenti romani che intervista i loro coetanei per una serie di iniziative chiamate “Esperimenti sociali”.
A ballare da sola, mai!
In questa testimonianza densa di significato, la domanda che viene posta ad alcuni giovani in un centro commerciale della periferia della Capitale è: “Lasceresti la tua ragazza andare a ballare da sola o con le amiche?”. Ed ecco le sconcertanti risposte: “No, non mi fido”. “Non mi fido, né di lei né delle amiche”. Ma il massimo lo raggiunge il giovane che risponde: “Se chiede il permesso e si comporta bene”. E lo fa con la sua fidanzatina al fianco che annuisce arrendevolmente. “La penso allo stesso modo”, dice un'altra guardando il ragazzo prima di rispondere. Insomma siamo di fronte a un florilegio di sciovinismo maschile che avremmo sperato non albergasse negli adolescenti di oggi perché così muore pure la speranza che le cose possano cambiare quando questi ragazzi e ragazze saranno uomini e donne.
Se la coppia è fatta da macho e ragazza remissiva
Perché alla becera espressione del più retrogrado machismo, corrisponde la remissività silenziosa delle ragazze che si accompagnano ai loro fidanzati in un qualsiasi giorno di shopping. Non sappiamo se poi le giovani, lontane da microfoni e testimoni, facciano in realtà quello che vogliono. Resta in fatto che, nel caso, lo faranno di nascosto per non contraddire i loro possessivi fidanzati.
Nessuna ribellione
Questo video è un esempio di quanto la nostra società sia impregnata di quel patriarcato che esercita un prepotente controllo sul corpo e sulla mente delle donne e delle ragazze. A nessuna delle intervistate sono parse fuori luogo le risposte dei loro compagni, nessuna si è ribellata e per quanto questo “esperimento sociale” metta in evidenza i comportamenti di pochi giovani, rappresenta uno specchio della società giovanile che non si evolve e che non potrà che cullare gli istinti di uomini che si arrogano il diritto di dire cosa le loro fidanzate possono o non possono fare. Una fotografia che rende l’idea di quanto sia urgente un’educazione non solo alla vita sentimentale ma all’abc del reciproco rispetto. Il rispetto della volontà e all’autodeterminazione femminile.
La morbosa esigenza di controllo
Gli intervistati sono poco più giovani del 22enne di Filippo Turetta e, ovviamente, si spera che la cultura oppressiva che esprimono senza il minimo ritegno non sia foriera di atti violenti nei confronti delle loro fidanzate. Ma proprio il giovane Turetta è stato descritto come un bravo ragazzo finché non si è scoperto che aveva massacrato Giulia Cecchittin. Col senno di poi, tanti sono bravi a individuare i segnali premonitori (e uno di questi era proprio la morbosa esigenza di controllo sull’ex fidanzata) di uno scoppio di violenza e invece per evitare i femminicidi bisogna prevenire. Insomma, in questo contesto c’è troppa speranza e troppi cattivi presupposti.