I genitori di Laura Pausini spalano il fango, la dichiarazione d'amore di Morandi, Vasco e gli altri: "Romagna nostra"
Parole magiche quelle pronunciate dagli artisti che lontano da ogni retorica sanno suonare la carica, proprio come l'indimenticabile dj di Robin Williams che gridava alla radio "Good Morning, Vietnam"
Il tempo scorre impietoso, anche quando tutto sembra tragicamente immobile sotto l’acqua che è già fango. E che non ci sia tempo da perdere nemmeno per piangere di fronte a tanta devastazione, alle case abbandonate, alle strade aperte come scatolette di latta, alle frane minacciose, agli oggetti di una vita che galleggiano via persi per sempre, è chiaro a tutti coloro che si trovano nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna. Rimboccarsi le maniche e dare una mano come si può, chi andando di persona, vanga in mano, chi donando nelle raccolte fondi, chi mettendo al servizio la propria notorietà per sensibilizzare maggiormente.
Pausini: "Mamma e Babbo l'esempio di una vita"
È il caso di tanti artisti originari di quelle zone e non solo che in queste ore manifestano il proprio dolore e lanciano appelli dai loro account social. A cominciare da Laura Pausini, che della Romagna è la regina perché nonostante sia divenuta una star mondiale non ha mai dimenticato la sua Solarolo e tutti gli altri posti nei quali è cresciuta e che oggi sono ricoperti dal fango. Quel fango che in queste ore stanno spalando in tanti, compresi i suoi genitori: stivali di gomma, giacca a vento e scopa in mano. Lei condivide la foto di questi due signori ormai anziani ed è impossibile non commuoversi davanti a tanta composta laboriosità. Scrive Pausini: “Mamma e Babbo. 75 anni e 78 anni. L’esempio di una vita. Grazie per averci insegnato a non arrenderci mai”. Un post che in poche ore sfiora i centomila like ma che ha i commenti chiusi per evitare che i soliti leoni da tastiera in cerca di visibilità si accaniscano con polemiche sterili e in questo momento insopportabili. La stessa Pausini il giorno prima aveva scritto: “Questa è Elisa, la mia amica e compagna di scuola, e questa è la mia Solarolo. Ma oggi sono così tanti paesi e città dell'Emilia Romagna. Tantissimi stanno aiutando, e molti, come me, vorrebbero aiutare ma si sentono impotenti perché dobbiamo giustamente lasciare che siano le forze dell'ordine a gestire tutto, come ci è stato chiesto. Ci sarà da ricostruire, riportare in vita speranza e case. Stiamo uniti anche da lontano. Io vi terrò aggiornati come posso. Anche io come tanti di voi sono in attesa di comunicare con parenti e amici. Anche io come tanti di voi ho la mia casa e il mio fan club completamente allagati. Per fortuna quando ieri è successo tutto, erano vuoti. Vi aggiornerò anche sulla festa del fan club e ciò che succederà appena mi verranno date notizie. Forza Romagna terra mia. Ti amo".
La dichiarazione d'amore di Gianni Morandi
Una dichiarazione d’amore che fa il paio con quella postata da Gianni Morandi, bolognese doc. “L' Emilia Romagna è quel pezzo di terra voluto da Dio per permettere agli uomini di costruire la Ferrari. Gli Emiliani-Romagnoli sono così. Devono fare una macchina? Loro ti fanno una Ferrari, una Maserati e una Lamborghini. Devono fare una moto? Loro costruiscono una Ducati. Devono fare un formaggio? Loro si inventano il Parmigiano Reggiano. Devono fare due spaghetti? Loro mettono in piedi la Barilla. Devono farti un caffè? Loro ti fanno la Saeco. Devono trovare qualcuno che scriva canzonette? Loro ti fanno nascere gente come Dalla, Morandi, Vasco, Liga, Zucchero, Laura Pausini, Cremonini e tanti altri... Devono farti una siringa? Loro ti tirano su un'azienda biomedicale. Devono fare 4 piastrelle? Loro se ne escono con delle maioliche. Sono come i giapponesi, non si fermano, non si stancano, e se devono fare una cosa, a loro piace farla bene e bella, ed utile a tutti.. Ci saranno pietre da raccogliere dopo un terremoto? Loro alla fine faranno cattedrali." Morandi dichiara che questo manifesto di rinascita della amata Emilia Romagna non l’ha scritto lui ma era troppo bello per non condividerlo. E conclude: “Noi possiamo cadere ma ci alzeremo più forti di prima. Noi non molliamo mai”.
E il pilota di Formula 1 va a spalare il fango a Faenza
E poi ci sono le parole di Vasco Rossi, un altro monumento di queste zone, di Luciano Ligabue, di Samuele Bersani, di Stefano Accorsi. Parole che lungi dall’essere retoriche in questi giorni così difficili riescono a suonare la carica e a non far crollare il morale a chi ha perso tutto. È ciò che di magico e bello sanno fare gli artisti. Proprio come quell’indimenticabile dj interpretato da Robin Williams che tutte le mattine all’alba gridava dai microfoni della radio “Good Morning Vietnam!”. Infine c’è anche chi è sceso direttamente in strada come il pilota di Formula 1 Yuki Tsunoda, che in questi giorni avrebbe dovuto correre il Gran Premio di Imola poi annullato. Tsunoda ha deciso di non tornare in Giappone ed è rimasto a Faenza dove vive da due anni, per aiutare la sua città di adozione assieme ad alcuni componenti dello staff. Insieme si sono rimboccati le maniche e stanno aiutando i residenti a rimuovere il fango.