Gigi Hadid manifesta solidarietà a ebrei e palestinesi. La risposta al veleno del Governo israeliano
La top model di origini palestinesi aveva scritto che “condannare il governo israeliano non è antisemita e sostenere i palestinesi non significa sostenere Hamas”
Che l’account governativo d’Israele su Instagram si prenda la briga di commentare il post di una modella, sia pure detentrice di un profilo da quasi 80 milioni d follower, rende l’idea di una guerra che è pure mediatica e di quanto siano tesi i nervi. Le parole postate dopo l’attacco di Hamas a Israele da parte di Gigi Hadid, top model statunitense ma figlia di un operatore immobiliare palestinese Mohamed Hadid e dell'ex modella olandese Yolanda Hadid, hanno destato la rabbia di Tel Aviv. La modella americana ha scritto, fra l’altro: "Non c'è nulla di ebraico nel trattamento dei palestinesi da parte del governo israeliano. Condannare il governo israeliano non è antisemita e sostenere i palestinesi non significa sostenere Hamas". Durissima la replica d’Israele che è stata ripresa da diverse testate.
Lucarelli dalla parte di Gigi Hadid
Una delle prime ad accorgersi della singolare reazione di @stateofisrael, è stata Selvaggia Lucarelli che ha così preso le parti di Gigi Hadid: “La modella di origini palestinesi Gigi Hadid ha scritto un post molto bello che dice più o meno così: ‘I miei pensieri vanno a tutte le persone colpite da questa tragedia ingiustificabile mentre ogni giorno di questo conflitto vengono tolte vite innocenti, troppe delle quali sono bambini. Provo una profonda empatia per la lotta palestinese e la vita sotto occupazione, è una responsabilità che sento quotidianamente. Sento anche la responsabilità nei confronti dei miei amici ebrei di chiarire, come ho già fatto in passato: anche se ho speranze e sogni per i palestinesi, nessuno di essi include il male arrecato a una persona ebrea. Terrorizzare persone innocenti non fa alcun bene al movimento della “Palestina Libera”. Se stai soffrendo, mentre oggi faccio le mie condoglianze ai miei cari, sia palestinesi che ebrei, ti mando il mio amore, chiunque e ovunque tu sia”. Ci sono molti sentimenti complessi, personali e validi, ma ogni essere umano merita diritti fondamentali, cure e sicurezza; non importa la sua nazionalità, religione, etnia o dove è nato. So che le mie parole non guariranno le ferite profonde di così tante persone, ma prego per la sicurezza di vite innocenti, sempre’”. Per Selvaggia Lucarelli si tratta del “pensiero equilibrato di una libera cittadina che utilizza uno spazio personale da 80 milioni di follower per parlare di sofferenza e aspirazioni di un popolo e condannare il terrorismo”.
La dura reazione d’Israele
Ma lo Stato di Israele non è dello stesso parere e si è espresso in modo sprezzante e aggressivo in alcune storie del suo account ufficiale: “Hei Gigi hai dormito la settimana scorsa? O semplicemente stai chiudendo un occhio sui bambini ebrei che vengono massacrati nelle case? Il tuo silenzio è stato molto chiaro su quale sia la tua posizione. Ti vediamo”. Che potrebbe sembrare una minaccia ma anche un semplice modo di dire “ne prendiamo atto”. L’account pubblica poi la fotografia di una casa con giocattoli e libri insanguinati con la scritta: “Se non lo condanni, le tue parole non significano NIENTE”.
Su argomenti sensibili, meglio vietare i commenti
Da sottolineare che il post di Gigi Hadid saggiamente non ammetteva alcuna possibilità di replica, a dimostrazione che la modella conosce bene i meccanismi dei social e ha evitato di prestare il fianco a inevitabili attacchi di che propende per una parte o per l’altra. Gigi invece voleva esprimere dolore e solidarietà per tutte le vittime, israeliane e palestinesi, ma la cosa non piace a Tel Aviv.