Ghali difende Emis Killa, sotto accusa per un brano che "inneggia al femminicidio": "Vi spiego il rap"
Nei giorni scorsi il rapper Emis Killa ha visto cancellata la sua esibizione a Capodanno a Ladispoli. Oggi interviene sulla stampa il collega Ghali
I testi delle canzoni rap e trap sono sotto accusa perché considerati misogini e portatori di messaggi violenti anche contro le donne. Nei giorni scorsi il rapper Emis Killa ha visto cancellata la sua esibizione a Capodanno a Ladispoli (leggete qui l'articolo). Oggi interviene sulle pagine del Corriere della Sera l'amico e collega Ghali: "Chi scrive e dice queste cose è un ignorante e non fa bene il proprio lavoro".
Il paragone col cinema d'azione
"Quindi un film d'azione peggiora la realtà? Raccontare la violenza in musica o al cinema fa riflettere sulla realtà. Altrimenti tutte le canzoni che raccontano belle cose avrebbero dovuto rendere il mondo migliore. Perché prendersela con persone che soffrono? Magari se si sfogano con la musica questo fa loro bene".
E sul verso incriminato di Emis Killa "preferisco pensarti morta che con un altro", Ghali commenta "Perché attaccarsi ai testi, magari qualcuno lo ha pensato davvero. Eminem ha cantato cose pesantissime, è stato il mio artista preferito, ma io non mi comporto così. Non viviamo già con abbastanza censure? La cosa grave è pensare che certi eventi terribili siano colpa della musica".
Il rapporto con Salvini e la barca donata alla Ong Mediterranea
"Salvini l'ho perso di vista, non è più nel mio algoritmo". "Sono felicissimo, perché so che quella barca ha già salvato parecchie vite, anche di bambini, anche se a pensarci non toccherebbe a me salvare vite, ma allo Stato".