A chi tocca pagare il conto? Come ci si comporta su Tinder? Il galateo è cambiato. Ecco le nuove regole
Dalle occasioni più formali, come cerimonie o incontri di lavoro, ai momenti più leggeri, come cene o cocktail party 'arcobaleno',Il nuovo galateo di genereoffre spunti preziosi per capire come mettere a proprio agio ogni ospite
Il nostro mondo è in continuo cambiamento. Cambiano gli usi e i costumi, le sensibilità e le relazioni. Cambiano le persone e le loro priorità. Cambia il modo di amare e il modo di essere cortesi. Come si può mantenere un passo garbato difronte a questa evoluzione continua che richiede diverse attenzioni e diversi codici di gentilezza? Ci ha pensato Samuele Briatore con 'Il nuovo galateo di genere' edito da Newton Compton Editori.
Un libro che prende i vecchi dettami del galateo e li trasporta nella società di oggi, per una cortesia finalmente intersezionale e inclusiva. Per poter parlare di regole di comportamento oggi bisogna uscire dall'anacronistico paradigma uomo/donna e superare quelle vecchie regole anni 60 che prevedevano solo cose che una donna doveva 'lasciar fare' all'uomo. Pagare il conto, farsi baciare la mano o aprire la porta. Oggi le regole riguardano una società cambiata e con nuovi modelli di relazione.
Oggi la cortesia passa anche attarverso la capacità di comportarsi in maniera adeguata davanti a persone di ogni genere e che esprimono identità non conformi con quella biologica. Le situazioni nelle quali sapersi comportare aumentano e spesso possono non esserci del tutto familiari, possono essere eventi mai presi prima in considerazione: un'unione civile o un coming out per esempio.
'A chi pensa che esistano ‘ben altri problemi’ lascio l’onere di ragionare su questioni ‘alte’ e altre. A chi, invece, ha voglia di comprendere come creare relazioni, situazioni e conversazioni che valgano la pena di essere vissute, auguro buona lettura.'
Il benaltrismo sul tema del linguaggio di genere, con la transizione al femminile in primis, è all'ordine del giorno. Parlare di declinazione sembra ai più una perdita di tempo, anzi tempo sottratto a battaglie più importanti e più incisive. Battaglie che spesso chi critica aspramente certi 'aggiornamenti' linguistici si guarda bene da fare, lasciando comunque agli altri l'onere della lotta. Ma se oggi alcune questioni sulla declinazione al femminile sembrano essere state introiettate, o almeno lo sembravano fino a quando il Signor Presidente dei Ministri Giorgia Meloni non ha deciso per una transizione al maschile, più difficile e scivoloso rimane muoversi nell'intricato mondo LEGBTQIA+.
Per chi è sensibile e attento alle tematiche di genere, ma soprattutto attento agli altri, questo libro potrebbe rivelarsi una guida che mette luce e aiuta a non sbagliare strada. La prima regola rimane sempre quella più semplice, ma non per questo scontata: se hai un dubbio chiedi.
IL MISGENDERING
Una della situazioni più comuni, e anche frustranti e svilenti, per una persona trans è quella del misgendering. L'utilizzo dei pronomi riferenti al genere di nascita e non quello di elezione. A volte si può trattare di un semplice errore in buona fede, ma spesso è sistematicamente utilizzato come atto di disconoscimento della persona stessa e della sua transizione. Amici e familiari che continuano a chiamare donne trans al maschile o uomini trans al femminile, ad utilizzare il nome di nascita e non quello scelto, a riferirsi sempre con i pronomi sbagliati. Una violenza che diventa ancora più comune quando i documenti tradiscono ancora la propria identità.
CARRIERE ALIAS
La sensibilità oggi sta fortunatamente cambiando così motlissime realtà lavorative, scuole e università, hanno attivato la 'carriera alias' che permette a persone transgender di essere riferite nei documenti e nelle comunicazioni con il genere scelto anche se il percorso di transizione non è completo.
Il volume è una raccolta di indicazioni per confrontarsi con i cambiamenti delle nostre società e delle sue prassi, ma soprattutto una riflessione acuta e lieve su cosa si intende quando si parla di genere e sul suo impatto nella nostra vita di tutti i giorni.
Dalle occasioni più formali, come cerimonie o incontri di lavoro, ai momenti più leggeri, come cene o cocktail party 'arcobaleno', Il nuovo galateo di genere offre spunti preziosi per capire come mettere a proprio agio ogni ospite, che sia una persona LGBTQIA+ o etero/cisgender. Ma sono affrontate qui anche situazioni quotidiane e finora poco discusse nei manuali di galateo, che hanno però un urgente bisogno di essere prese in considerazione e aggiornate, dalla medicina all’istruzione e fino al Pride.
LA MEDICINA
In un ambiente di per sé delicato come quello ospedaliero andrebbero introdotte nuove forme di comunciazione, l'autore quindi compie una serie di riflessioni: ad esempio è necessario riferirsi alla transizione di un paziente?. Se un uomo trans si rompe una gamba che senso ha riferirsi a lui come transgender? Ma anche su come, per esempio, durante una visita medica sia importante non fare valutazioni in base alla vita sessuale di un paziente e non prendere per scontato nulla, per esempio che un bambino abbia due genitori di genere diverso.
IL PRIDE
Un altro aspetto sul quale lavorare è quello della contestualizzazione dei comportamenti. Quante volte abbiamo sentito dire: 'Non darei mai un bambino a due persone che si comportano così' con riferimenti al modo spesso dissacrante di manifestare durante i Pride? Ma, spiega l'autore in una recente intervista a Today 'Vorrei tirare fuori le foto degli addii al celibato o al nubilato delle persone e poi fare la stessa domanda, ad esempio quegli scatti in cui le future spose leccano addominali di modelli: va benissimo farlo, perché è un momento di rivendicazione momentaneo che capita una volta l'anno e non per 365 giorni, ma allora è esattamente come il Gay Pride'
Ma tornando al galateo: ha ancora senso tenere aperta la porta per una donna? Due parole: intenzione e situazione. A chi tocca il conto? Bè, a chi invita. Ma anche, come reagire a un coming out? Le buone maniere hanno spazio anche a letto? E sulle dating app? Che si debba scegliere il vestito per partecipare al matrimonio di due donne - spoiler: valgono le stesse regole che per qualsiasi altro matrimonio - o che si partecipi al funerale di una persona trans e non si vogliano commettere errori come misgendering o outing, Samuele Briatore è pronto a guidare il lettore per farlo uscire a testa alta da ogni genere di situazione, offrendo consigli pratici come chiedere i pronomi a un colloquio di lavoro o usare una formula neutra come 'gentile' in una email formale.
Attraverso la storia del galateo, Briatore ricostruisce anche una storia del maschile e del femminile, portando avanti tra le altre cose una delicata e attenta esplorazione del linguaggio e della sua evoluzione, che sempre accompagna e riflette quella della società. Il galateo, d’altronde, nasce come specchio e bussola del contesto sociale che lo produce, e quello di Samuele Briatore è un galateo plurale, uno strumento quotidiano di riflessione e supporto per chi desidera confrontarsi con le occasioni che gli si presentano senza automatismi, pregiudizi o ipocrisie.
'Nuove occasioni e nuove possibilità implicano anche la definizione di nuovi codici condivisi affinché l’esperienza sia piacevole per chiunque e da chiunque gestita con eleganza, savoir faire e inclusività. A mio avviso è questo che la contemporaneità chiede a chi si occupa di galateo: raccontare i cambiamenti della società e offrire gli strumenti per padroneggiarli': Il nuovo galateo di genere traccia così una mappa delle configurazioni che assume il genere nelle società contemporanee e allo stesso tempo propone una guida per navigarle in maniera aperta, accogliente e soprattutto all’insegna del rispetto e della reciprocità. Bando quindi al politicamente corretto: Samuele Briatore va nella direzione opposta rifiutando i falsi formalismi e invitando invece a scoprire sé stessi e gli altri con gentilezza e curiosità.
Samuele Briatore è presidente dell’Accademia Italiana Galateo, coordinatore del Master in cerimoniale, galateo ed eventi istituzionali e assegnista di ricerca sulle tematiche inerenti il galateo presso Sapienza Università di Roma. Tra i più accreditati formatori italiani, ha tenuto più di 300 corsi di galateo e comunicazione per enti, istituzioni e i maggiori brand del lusso. Noto saggista e attivista per i diritti sociali e civili, è ideatore dei progetti culturali di inclusione 'Distretto X' per il Comune di Milano. Con Newton Compton ha pubblicato Le regole delle buone maniere, Come usare le parole giuste, Il galateo del cuore e ora Il nuovo galateo di genere.