Si rifà i glutei per salvare il matrimonio, lui divorzia lo stesso e lei chiede indietro i 18mila spesi
'Mai avrei fatto quell'intervento se non me lo avesse chiesto lui per salvare il matrimonio', ha affermato la donna davanti al giudice
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Nemmeno la chirurgia plastica è riuscita a salvare il matrimonio e allora lei ha deciso di rifarsi della spesa che non ha prodotto l’esito sperato. È accaduto a Conegliano, dove una causa di divorzio che filava liscia sulla via della separazione consensuale, si è arenata sulle spese che la donna ha affrontato per rifarsi i glutei.
Cosa non si fa per evitare un divorzio
Pur di salvare il matrimonio, lei non aveva esitato a sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica volto a dare una ritoccata al suo fondoschiena, ma ora che il matrimonio è finito rivuole indietro i soldi spesi per sottoporsi all'operazione in Brasile.
“Rivoglio i miei 18mila eruro”
Come racconta Ilgazzettino.it, al centro del caso c’è una coppia di noti professionisti, residenti nel Coneglianese. «Ho speso 18mila euro per rifarmi il fondoschiena - ha spiegato al giudice la donna, che è assistita dall'avvocato Ugo Pio Ori -. Mai avrei fatto quell'intervento se non me lo avesse chiesto lui per salvare il matrimonio. Allora quei soldi li deve tirare fuori lui».
Sentenza senza precedenti
Lui è ovviamente di parere opposto e afferma che la spesa della chirurgia estetica non può entrare nella separazione. E così un divorzio che sembrava potersi risolvere senza strascichi e contenziosi si è complicato. Il giudice non si era mai trovato di fronte a un simile contenzioso e ha quindi chiesto tempo per trovare precedenti prima di emettere la sentenza.