Posta su Fb le sue foto in discoteca coi leggins sexy e perde la causa di divorzio

A una 50enne è stata attribuita la colpa della separazione dal marito che terrà la casa e avrà 200 euro al mese per la figlia

Posta su Fb le sue foto in discoteca coi leggins sexy e perde la causa di divorzio
di Redazione

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Facebook entra in tribunale e diventa determinante in una causa di divorzio. Non è la prima volta che succede, anzi, sempre più assistiamo al fatto che immagini o commenti postati diventino oggetto dell’attenzione di giudici e avvocati. In questo caso una donna ha perso la causa di divorzio anche per alcune foto apparse sul suo profilo facebook che la ritraggono in discoteca, insieme alla figlia sedicenne, vestita con leggins attillati e corti che sono apparsi 'inadeguati per una cinquantenne' a parere del giudice.

Separazione per colpa di lei

Della sentenza di divorzio, emessa dal tribunale di Prato, scrive oggi La Nazione. Secondo il magistrato la fine del matrimonio è da attribuire alle donna, una cinquantenne italiana, assegnando così all'uomo l'abitazione che i due avevano comprato insieme e disponendo che la moglie versi all'ex, ogni mese, 200 euro per il mantenimento della figlia maggiorenne ma non autosufficiente. Diverse le motivazioni che il giudice riporta in sentenza, attribuendo rilevanza anche a quanto pubblicato su fb dalla donna.

I commenti sconvenienti

Nel mirino finiscono appunto le foto ma 'discutibili' sono giudicati anche alcuni commenti della donna sul social: uno sarebbe relativo a un incontro che avrebbe avuto con un altro uomo, 'E' insaziabile di me...'. Secondo quanto ricostruito, la donna avrebbe anche prelevato circa 15mila euro dal conto cointestato con l'ex marito usandoli per andare dal parrucchiere e dall' estetista nonostante la famiglia vivesse un momento di difficoltà.

La difesa della donna

Circostanza negata dalla signora che ha precisato di aver utilizzato quei soldi per varie spese domestiche. 'Condannare la mia assistita perché indossava dei leggins o per due foto su facebook mi sembra assurdo. Valuteremo se fare appello', il commento del legale della donna, avvocato Serena Cresti, riportato dal quotidiano.

24/11/2016
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