Donne aggredite a Colonia: 'I molestatori dicevano di essere invitati da Frau Merkel'
La scrittrice Daria Colombo racconta come ha vissuto i fatti di Colonia: 'Il corpo femminile è ancora depredabile'
"Dopo una forzata lontananza da qualsivoglia forma d’informazione, raccolgo tutte le notizie che riesco a mettere insieme sugli orrendi fatti di Colonia, dove la notte di S. Silvestro, decine di donne sono state circondate, palpeggiate, molestate e derubate da un migliaio di giovani di origini araba e nord africana, nei pressi del duomo e della stazione dei treni. Oltre 90 donne avrebbero denunciato furti e molestie, una addirittura uno stupro. Poi viene fuori che Colonia non sarebbe l’unica città dove si sarebbero verificati questi episodi, ci sono anche Amburgo, Stoccarda e Salisburgo, dove vengono segnalati dei casi sempre dopo alcuni giorni.
Chi stila i verbali parla della frustrazione degli uomini delle forze dell’ordine per una situazione fuori controllo. Impossibile identificare i responsabili, quasi sempre ubriachi, che sventolavano provocatoriamente sotto il naso dei poliziotti, regolari permessi di soggiorno, affermando di essere “invitati di Frau Merkel”, la quale di fronte alla cittadinanza indignata e alla nuova ondata xenofoba annuncia un piano di espulsioni rapide.
Due modestissime considerazioni. Innanzitutto un plauso a chi ha sottolineato che la notizia per la sua gravità avrebbe dovuto comparire da subito sulle prime pagine dei giornali nazionali, invece di prendere via via piede, giorno dopo giorno, man mano che l’interesse passava dalla violenza sulle donne e dalle molestie sessuali ( uffa sempre il solito tema) a quello pregno d’attualità (vera) della gestione confusa del multiculturalismo, piuttosto che del becero populismo “Vengono qui per insidiare le nostre donne...”
Ma forse tutto sommato il corpo femminile è ancora depredabile. Anzi lo è due volte: innanzitutto perché non fa poi così notizia, poi perché , se può essere messo al servizio di una tesi funzionale all’uso politico di discorsi razzisti anti – migranti, ecco che fa notizia, eccome. Sarebbe ingenuo pensare che la soluzione per tutelare il futuro delle donne da questo tipo di violenza (e da tanti alti tipi di cui sono vittime ma che molto raramente vanno a finire sulle prime pagine dei giornali, seppure in ritardo) sia rinunciare all’accoglienza o alimentare il razzismo, che il mondo le lancette dell’orologio non le mette indietro. Ma perché questo possa accadere ritengo che si debbano rafforzare sempre di più i diritti delle donne, dato che sono loro che determinano da sempre la crescita e l’autodeterminazione di ogni essere umano. E anche da noi, a quanto pare, c’è ancora un bel po’ di strada da fare".
La scrittrice Daria Colombo nel suo ultimo romanzo “ Alla nostra età, con la nostra bellezza” (Rizzoli) esplora l’universo femminile e racconta la forza e il coraggio delle donne.