La Cassazione ha detto sì al 'Divorzio istantaneo': ecco come ci si potrà lasciare in un solo giorno
Come prevede la riforma Cartabia, i coniugi possono presentare al giudice domanda congiunta e cumulativa per la separazione e il divorzio
Se una coppia lo vuole ci si potrà separare e divorziare in un’unica soluzione.
Finalmente un risparmio di tempo e denaro che avvicina la giustizia familiare alle esigenze dei cittadini.
Come prevede la riforma Cartabia, i coniugi possono presentare al giudice domanda congiunta e cumulativa per la separazione e il divorzio. A dare indicazione dirimente ai tribunali - alcuni dei quali dichiaravano inammissibile la domanda congiunta dei coniugi per quanto riguarda il divorzio - è stata la Cassazione.
Cosa cambia in concreto
Se un tempo i coniugi che volevano divorziare dovevano prima:
- firmare l’accordo di separazione
- aspettare sei mesi e quindi tornare dall'avvocato per trattare nuovamente con l'ex
- depositare un secondo ricorso e,
- da ultimo, aspettare la sentenza.
oggi, invece, è possibile raggiungere un unico accordo, sia di separazione sia di divorzio, trattare in un unico contesto tutte le rispettive richieste, sottoscrivere un unico atto e depositarlo in Tribunale.
Grazie a una serie di novità anche telematiche, saranno poi i giudici a emettere prima la sentenza di separazione e poi, passati solo sei mesi, quella di divorzio.
La Suprema Corte con il verdetto 28727 depositato il 17 ottobre - ha affermato il principio per cui "in tema di crisi familiare, nell'ambito del procedimento di cui all'art 473 bis 51 cpc è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio". In una nota l'Organismo congressuale forense, ha commentato il verdetto degli 'ermellini' della Prima sezione civile, così: "viva soddisfazione per l'intervento tempestivo della Corte di Cassazione che pone fine alla difformità di pronunce di merito ristabilendo un criterio univoco di interpretazione dell'art 473 bis n.49 cpc".
"All'indomani della entrata in vigore della riforma Cartabia che ha introdotto la facoltà prevista dall'art 473 bis n.49 cpc di proporre domanda cumulata di separazione e divorzio, si è assistito - ricorda l'Ocf - al proliferare di pronunce discordanti in vari Tribunali d'Italia (Treviso, Firenze, Genova, MIlano, Vercelli, Lamezia Terme, Bari, Padova ) e con propria nota del giugno 2023 l'Organismo congressuale forense aveva chiesto al Ministero di chiarire la disciplina con un intervento normativo".
La Cassazione "ha chiarito i dubbi interpretativi cosicché la normativa vigente può essere applicata in modo univoco e senza disparità di trattamento su tutto il territorio nazionale. L' Organismo congressuale forense auspica che l'introduzione di tale facoltà possa condurre un maggior rispetto delle linee guida in tema di giustizia previste dal Pnrr."
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