Deep Fake, l'incubo di trovarsi nuda in Rete: cosa sono e come difendersi

Prima di tutto cosa sono i Deep Fake? Si tratta di foto, video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale (AI) che usano contenuti veri che vengono presi dalla rete (spesso dai nostri social) e modificati in modo estremamente realistico

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Immaginate di svegliarvi una mattina e di trovare online la vostra faccia su un corpo non vostro, anche se vi assomiglia tantissimo. Immaginate di guardarvi in un video dove dite e compiete cose che non avete mai fatto. A volte può essere divertente se si tratta di voi che sciate, visitate una città dall'altra parte del mondo o siete protagonisti di un video gioco o ancora vi scoprite parlare una lingua che non conoscete. In altri casi può trasformarsi in un vero incubo se vi mettono in mano un'arma o vi spogliano e vi fanno compiere atti sessuali o vi fanno pronunciare parole gravi e offensive contro qualcuno. A quel punto non fa più ridere ma diventa un vero e proprio abuso denunciabile, per fortuna, penalmente. Si chiama deepfake e ha già fatto molte vittime.

Prima di tutto cosa è il Deep Fake? Si tratta di foto, video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale (AI) che usano contenuti veri che vengono presi dalla rete (spesso dai nostri social) e riescono a modificarli in modo estremamente realistico. Il risultato sono nuove immagini, video e audio con nuove caratteristiche e movimenti in grado di imitare fedelmente gestualità e addirittura la voce.

Esistono regole per il suo utilizzo?

Come si legge sul sito del Garante della Privacy, per la protezione dei dati personali si è messa a punto una scheda informativa per sensibilizzare gli utenti sui rischi connessi agli usi malevoli di questa nuova tecnologia, sempre più frequenti, anche a causa della diffusione di app e software che rendono possibile realizzare deepfake, anche molto ben elaborati e sofisticati, utilizzando un comune smartphone. Il rischio più grave è che si scambi la finzione con la realtà e questo faccia attribuire a persone ignare, gesti, parole, comportamenti ricreati con l'AI e quindi falsi. Si arriva fino al così detto stupro virtuale quando l'immagine o anche solo la voce di una persona viene modificata e inserita in contenuti erotici o il volto sovrapposto a quello di una persona senza veli. E' il caso per esempio, ultimo in ordine di tempo, accaduto alla cantante Rose Villain (leggete qui cosa le è successo). 

I vip che ne sono diventati vittime

Un'indagine di Channel ha dimostrato che circa 4mila vip sono stati vittime di deepfake a sfondo pornografico. Tra le celebrity ritratte, attrici, star televisive, musicisti e YouTuber, i cui volti sono stati sovrapposti a foto e video pornografici utilizzando l'intelligenza artificiale. Il caso più famoso? La diffusione, a inizio anno, di foto esplicite (e false) di Taylor Swift, che hanno ottenuto 45 milioni di visualizzazioni prima che X le rimuovesse. Se si tratta di donne non famose la questione diventa anche più grave visto che avranno meno possibilità di cancellarle e avvisare tutti che si tratta di fake. Sono moltissime le vittime che non ne sono neppure a conoscenza. 

Ecco alcuni nomi: Gal Gadot, Jessica Alba, Taylor Swift, Emma Watson, Daisy Ridley. Ne è rimasta vittima anche la nostra premier Giorgia Meloni. La premier ha deciso di sporgere denuncia e ha chiesto un risarcimento di 100.000 euro. Anche nel suo caso deepfake pornografici con il suo volto diffusi su Internet. Questi video falsi sono stati caricati su un sito web pornografico statunitense e hanno generato milioni di visualizzazioni nel corso di diversi mesi. Attualmente, due uomini, un padre di 74 anni e suo figlio di 40, sono sotto inchiesta per aver creato tali contenuti diffamatori. Se vincerà la causa i 100.000 euro, come ha riferito la sua avvocata, verranno devoluti a un fondo a sostegno delle donne vittime di violenza maschile.

05/04/2024
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