Danzano in strada in Iran e il regime li condanna a 10 anni, ma il video del loro ballo diventa virale
Una coppia di 20enni ha ballato per le strade di Teheran e ha diffuso il filmato sul web: una sfida alle ferree regole del regime che continua a fare vittime
Loro sono in carcere con una condanna complessiva a oltre 10 anni di carcere, ma il video del loro ballo per strada a Teheran continua a fare il giro del mondo. Per il regime iraniano la colpa più grave è proprio quella di avere postato sul web il filmato che li ritraeva danzare: un gesto che le autorità iraniane interpretano come una sfida, una provocazione da pagare con un decennio di privazione della libertà. A denunciare l'ultimo giro di vite sono stati gli attivisti iraniani per i diritti umani.
Foto Ansa, Twitter e Instagram
Le regole ferree infrante dalla coppia di 20enni
Astiyazh Haghighi, 21 anni, e il suo fidanzato Amir Mohammad Ahmadi, 22, sono entrambi blogger e sono stati arrestati a novembre dopo che il video che li ritraeva mentre danzavano in modo romantico davanti alla Torre Azadi a Teheran si era diffuso sul web. Astiyazh Haghighi, tra l’altro, non indossava il velo islamico, sfidando in questo modo le rigide regole della Repubblica islamica in materia di abbigliamento per le donne, alle quali non è nemmeno permesso ballare in pubblico in Iran, figuriamoci con un uomo. Regole ferree, messe in discussione in particolare negli ultimi mesi dopo la morte a metà settembre della 22enne curdo-iraniana Mahsa Amini, deceduta mentre era sotto la custodia della polizia morale per non aver indossato in modo “corretto” l'hijab. Un tribunale di Teheran li ha condannati a 10,5 anni di prigione, oltre al divieto di utilizzare Internet e di lasciare l'Iran, ha affermato l'Ong Human Rights Activists News Agency (Hrana), con sede negli Stati Uniti.
Negato ogni diritto
Malgrado la popolarità raggiunta su Instagram, la coppia è stata giudicata colpevole di "incoraggiamento alla corruzione e alla prostituzione pubblica", nonché di "riunione con l'intento di ostacolare la sicurezza nazionale", ha aggiunto l'organizzazione. Citando fonti vicine alle loro famiglie, Hrana ha affermato che durante il procedimento legale è stato negato loro un avvocato e che i tentativi di ottenere il loro rilascio su cauzione sono stati respinti. Astiyazh Haghighi si troverebbe nel tristemente famoso carcere femminile di Qarchak, le cui condizioni di detenzione sono regolarmente denunciate dagli attivisti per i diritti umani.
Le autorità iraniane continuano a reprimere duramente ogni forma di dissenso dopo la morte di Mahsa Amini. Da allora, secondo le Nazioni Unite, sono state arrestate almeno 14.000 persone, tra cui celebrità, giornalisti, avvocati e comuni cittadini.