Costretta a sposarsi a sei anni: il caso di pedofilia che scuote le coscienze e ripropone la piaga delle spose bambine

Una donna, che oggi ha 25 anni, ha denunciato di essere stata costretta a sposarsi quando aveva solo 6 anni. Condannati il padre e l'uomo che l'aveva presa in sposa

Costretta a sposarsi a sei anni il caso di pedofilia che scuote le coscienze e ripropone la piaga delle spose bambine

Manifestazione di Amnesty International contro la piaga delle spose bambine - Foto Archivio Ansa

di Redazione

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Che una bambina possa essere data in sposa a sei anni appare aberrante a tutti. Quasi tutti, perché ci sono luoghi dove la pratica tribale delle spose bambine è ancora in auge e spesso non si tratta di paesini sperduti nel Medioriente. È stato nella modernissima Istanbul che H.G.K. fu costretta con l’inganno, la convinsero parlandole di un gioco, a sposare il 29enne Kadir Istekli. Il matrimonio fu organizzato dal padre della piccola Yusuf Ziya Goksel e oggi, dopo 25 anni, i due uomini sono stati condannati.

Le condanne

Pesanti le pene in Turchia per un caso di pedofilia che nei mesi scorsi ha scosso profondamente il Paese. A suscitare indignazione e disgusto il caso di H.G.K., ora venticinquenne, che dopo il divorzio ha denunciato l'ex marito e i propri genitori. Questi ultimi l'hanno costretta a sposarsi a 6 anni e nei giorni scorsi il giudice ha posto la parola fine a questa storia con una condanna a 36 anni per Kadir Istekli, l'uomo che aveva preso la bambina in sposa, e 18 anni e 9 mesi anni per il padre Yusuf Ziya Goksel, entrambi membri di spicco di una influente confraternita religiosa chiamata Ismailaga.

Costretta a sposarsi a sei anni il caso di pedofilia che scuote le coscienze e ripropone la piaga delle spose bambine

Lo sdegno popolare

Ad alimentare lo sdegno il fatto che il matrimonio di questa sposa bambina sia avvenuto a Istanbul, la metropoli cuore pulsante del Paese e non in una remota provincia turca. Questo triste caso di pedofilia è il segno del potere che ancora hanno le confraternite religiose come la Ismailaga, ritenuta vicina al governo e presente in diverse aree dove gestisce studentati e offre lezioni di lettura del Corano. Un matrimonio deciso da un padre padrone, che predicando una discutibile e radicale visione dell'Islam ha permesso che la propria figlia finisse nelle mani di un altro membro della stessa confraternita e lo sposasse, nonostante la enorme differenza di età. 

L’assurdo inganno

Un matrimonio che alla piccola fu presentato “come un gioco”, da quanto emerso dal processo, mentre si trattava di qualcosa di tremendamente serio visto che ci sono bambine che muoiono dopo la prima notte di nozze per le lesioni riportane nello stupro successivo alle nozze. In genere i genitori delle spose bambine “chiedono” al marito adulto di astenersi per qualche anno dal “consumare” rapporti sessuali ma non tutti lo fanno e deflorano le povere bambine procurando danni ai loro organi genitali ed emorragie che non di rado hanno portato alla morte delle piccole sventurate.

Nozze formalmente vietato da decenni

La denuncia risale al 2020, ma la notizia è emersa a dicembre scorso solo grazie al giornalista Timur Soykan del quotidiano Birgun. Il dubbio è infatti che funzionari della giustizia abbiano imposto il silenzio sul caso in quanto vicini alla confraternita. Nessuna interrogazione parlamentare ha infatti avuto luogo nei mesi seguenti la querela in un Paese in cui il matrimonio tra e con minorenni è formalmente vietato da decenni. La decisione di oggi è arrivata dopo che le prime sentenze erano state annullate, rendendo necessario un secondo processo. Una circostanza che ha sollevato le proteste dell'opinione pubblica, che ha temuto che gli imputati potessero farla franca. Stavolta però ha prevalso lo sdegno sollevato dalla vicenda resa pubblica dal quotidiano BirGun e da allora seguita da media, social e pubblico, uniti nel chiedere giustizia.

Le responsabilità politiche

La sentenza, che ha tenuto conto degli abusi sessuali subiti dalla giovane sin dalla più tenera età, è stata accolta con soddisfazione da tutti coloro che vogliono voltare pagina da un passato con cui la Turchia credeva di aver fatto i conti da tempo. E accuse non sono mancate nei confronti del presidente Recep Tayyip Erdogan, finito nel mirino di gran parte dell'opinione pubblica perché ritenuto vicino alle confraternite religiose, compresa la Ismailaga cui appartengono i protagonisti della terribile storia.

24/09/2024
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