I cittadini non condannano il femminicidio compiuto a Tenno: il sindaco si dimette
Nel luglio 2017 fu uccisa una giovane di 20 anni dal suo fidanzato poi suicidatosi. All’ultima manifestazione per lei solo 4 persone
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Si è dimesso ieri sera Gianluca Frizzi, il sindaco di Tenno, il paese trentino teatro lo scorso 31 luglio dell'omicidio di Alba Chiara Baroni, 20 anni, uccisa a colpi di pistola dal fidanzato, che a sua volta poi si era tolto la vita. Alla fine il primo cittadino ha preso questa coraggiosa decisione perché la sua comunità non riesce a dare una risposta univoca contro il femminicidio, come riportano alcuni quotidiani locali.
In 4 al ricordo per la vittima
'Mesi fa - ha spiegato il sindaco stesso - ho ricevuto la richiesta della famiglia di Alba Chiara di posizionare una lapide, un simbolo, in ricordo della ragazza'. Fatto è che tra l'altro in una manifestazione in ricordo della giovane in paese si sarebbero ritrovati in quattro. 'Un punto va messo: quanto accaduto è inaccettabile e inqualificabile - sostiene il sindaco -. I fatti recenti hanno determinato incomprensioni con la mia maggioranza. Che portano alle mie irrevocabili dimissioni, perché non posso più rappresentare la comunità tennese nella sua interezza. Ho qui un documento sul quale chiedo ad ogni consigliere comunale di esprimersi. Di dire 'sì', 'no' o di astenersi di fronte alla richiesta della famiglia. La mia firma, per il 'sì', è la prima'.
Se la comunità resta divisa
Non è a prima volta in cui una comunità si spacca di fronte a un femminicidio, non è la prima volta in cui i cittadini non riescono a stare da una parte perché sono divisi fra due famiglie che fanno parte dello stesso paese: quella della vittima e quella del carnefice. In questo caso il sindaco ha fatto la sua scelta, sperando di dare l’esempio.