Come si combatte la violenza sulle donne? Facciamocelo spiegare dai più giovani: il concorso che premia un corto
Prevaricazione e libertà delle donne: basta alla vittimizzazione e agli occhi pesti. È ora di cambiare narrazione e per farlo nasce un concorso apposito per giovani
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Se c’è una cosa di cui siamo stufe, è la narrazione vittimistica degli occhi pesti e delle immagini che mostrano le donne relegate in un angolo e minacciate da muscolosi energumeni. Ma come rappresentare la violenza sulle donne? Una condizione che vede il femminile inevitabilmente vittima? Con una nuova immagine che punti sul cambiamento, sulla libertà, sul potere femminile e su qualsiasi cosa venga in mente a un o una giovane per raccontare un fenomeno da combattere.
“Io posso”
Sono aperte le iscrizioni al concorso 'Io posso', riservato a giovani tra i 18 e i 30 anni, invitati/e a creare un corto della durata di 2 minuti per esplorare come 'Uscire dalla violenza. Il potere di generare libertà per sé, per tutte e tutti'. Il video contest è stato ideato da D.i.Re - Donne in rete contro la violenza nell'ambito del progetto Libere di essere finanziato dal Dipartimento per le Pari opportunità con l'Avviso 'Per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul', e vuole offrire ai/alle giovani l'occasione per contribuire creativamente all'affermazione della libertà femminile come condizione necessaria per prevenire la violenza maschile contro donne ragazze.
Stimolare i giovani a riflessione e cambiamento
'Il controllo e la limitazione della libertà e dell'autonomia delle donne faticano ancora a essere riconosciuti come la radice della violenza maschile, e questo anche nelle giovani generazioni, nonostante i passi avanti compiuti - spiega Antonella Veltri, presidente di D.i.Re. -. Io posso, il claim che abbiamo scelto e che dovrà essere utilizzato nel video, vuole stimolare ragazze e ragazzi a riflettere, con il loro linguaggio e le loro emozioni, sulla libertà delle donne per contribuire a costruire un cambiamento culturale che conduca a relazioni più rispettose ed equilibrate tra i sessi, dunque a prevenire la violenza'.
Per partecipare al concorso
Il regolamento del concorso può essere scaricato dal sito dell’associazione. Le opere - realizzate con qualsiasi tecnica, strumento di registrazione e tipologia narrativa, in interni o esterni, purché basate su contenuti originali, non coperti da copyright - devono pervenire a D.i.Re entro le ore 24 del 31 marzo 2021 secondo le modalità specificate nel regolamento. È possibile partecipare sia a titolo individuale che come collettivo. Il corto vincitore sarà annunciato e premiato nel corso del Festival Libere di essere, previsto - Covid permettendo - dal 7 al 9 maggio 2021 all'Auditorium Parco della Musica di Roma e realizzato in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma e Mismaonda, direttrice artistica Serena Dandini.
Il premio
Il video vincitore sarà proiettato alla prossima edizione del RIFF - Rome International Film Festival, nell'autunno del 2021. 'Il Riff è da sempre attento alla filmografia femminile e a storie che raccontino la forza e la diversità delle donne' -afferma Fabrizio Ferrari, direttore artistico del RIFF. 'Siamo felice e onorati della collaborazione con D.i.Re per la diffusione dei risultati del progetto Libere di essere e dell'opportunità di aggiungere la nostra voce all'impegno per prevenire la violenza maschile contro le donne'. 'La violenza contro le donne viene abitualmente rappresentata attraverso immagini di donne ferite nel corpo, con occhi pesti, sofferenti, 'vittime'. È necessaria una nuova narrazione, che vada oltre la logica della vittimizzazione spostando lo sguardo sul cambiamento, sul potere come possibilità, e che apra la strada a una diversa rappresentazione simbolica ed estetica', recita il bando del video contest. Ai/alle giovani il compito di dargli forma e immagini con i loro video. In 2 minuti massimo.