Il cognome del marito imposto per legge: la donna che fa causa allo Stato

Martina Acazi ha deciso di fare causa quando ha scoperto che nelle liste elettorali le donne sono inserite con il proprio cognome e quello del marito, anche se vedove

Il cognome del marito imposto per legge la donna che fa causa allo Stato

Manifestazione 8 marzo 2025 di Non una di meno (Ansa)

di Redazione

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È una battaglia giudiziaria iniziata nel 2020 quella che una cittadina padovana, Martina Acazi, sta portando avanti contro la regola - imposta da un decreto Regio - la quale stabilisce che nelle liste elettorali le donne debbano essere inserite con il proprio cognome e quello del marito. Anche le vedove. Acazi, regista e operatrice per produzioni televisive, si è accorta nel 2020, al momento di votare per il referendum costituzionale; che, a seguito del matrimonio, nelle liste elettorali del Comune al suo cognome era stato aggiunto quello del marito.

Causa contro lo Stato

Così ha deciso di fare "causa allo Stato", in nome "della libertà di tante altre donne". Nel 2021 ha iniziato un procedimento giudiziario nei confronti del Ministero dell'Interno per far cancellare dalle liste elettorali il cognome del marito che, in base a una legge del 1967, deve essere aggiunto al nome di ogni donna coniugata e vedova. Il ricorso della signora è stato rigettato dal Tribunale di Padova, prima, e dalla Corte d'appello di Venezia poi. Le sentenze di merito hanno affermato che la Costituzione consentirebbe ai Comuni di aggiungere al nome della donna coniugata il cognome del marito, per una espressa previsione normativa vigente.

La circolare che non cambia nulla

Nel settembre 2024 il Viminale ha tuttavia diramato una circolare interpretativa (n. 75 del 2024), affermando che il cognome del marito deve essere aggiunto alle tessere solo ove sia la donna stessa a richiederlo. La questione rimane però immutata, sostiene Acazi, attesa la diversa disciplina e natura dei due istituti. Ora la donna, sostenuta dalla associazione 'Il cantiere delle donne' di Padova, sta proseguendo l'iter giudiziario con un ricorso in Cassazione, per il quale si attende la fissazione della data di trattazione. 

 

26/03/2025
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