Lo chef veg Salvini cucina per la mensa dei poveri e i senza tetto chiedono carne

Qualche giorno fa alla mensa dei poveri dell'Antoniano a Bologna lo chef Simone Salvini ha avuto qualche ospite poco abituato a mangiare solo verdure

Lo chef veg Salvini cucina per la mensa dei poveri e i senza tetto chiedono carne
di Redazione

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L’idea di avere uno chef dentro la cucina di una mensa per indigenti dovrebbe essere gradita a tutti. Non però se il cuoco stellato in questione cucina vegetariano. Qualche giorno fa alla mensa dei poveri dell'Antoniano a Bologna lo chef Simone Salvini ha avuto qualche ospite poco abituato a mangiare solo verdure. “Noi per strada abbiamo bisogno di carne, io dormo fuori”, ha detto uno di loro reclamando proteine animali.

Salvini, chef ambassador di Alce Nero anche noto al pubblico per le imitazioni di Crozza e per essere uno dei più seguiti e autorevoli chef di cucina vegetale, ha spiegato che c'è poca differenza a livello nutrizionale mentre Frate Alessandro Caspoli, direttore dell'Antoniano, ha precisato e che “comunque durante la settimana continuiamo a servire carne". L'iniziativa dei frati prevede infatti ogni mercoledì la collaborazione dello chef veg Salvini che continuerà anche perché, secondo Frate Caspoli la reazione "di pochi senzatetto era dovuta alla sorpresa per un cuoco diverso e per un sapore diverso. Il suo lavoro è quello di aiutarci a dare qualità al cibo che offriamo".

Il clima in mensa "era serenissimo. Uno o due sono intervenuti per chiedere della carne, e Simone ha risposto con amicizia e franchezza. Il suo contributo è preziosissimo – spiega ancora il frate commentando la notizia riportata dal Corriere della Sera - e aiuta la cuoca a capire come trasformare gli elementi. Con Simone il discorso era iniziato da tempo; il 9 maggio invece partirà una nuova iniziativa con lo chef Bottura per offrire pasti serali a famiglie e persone in difficoltà. Queste iniziative servono a dare maggiore dignità al luogo e infatti lavoriamo anche sull'abbellimento".

Per Caspoli "i nostri ospiti hanno una percezione dell'alimentazione che è diversa dalla nostra, il cibo per loro serve a vincere la fame, mentre quello che vorremmo proporgli è una dieta equilibrata e variegata, sana, perché prendersi cura di sé e recuperare la dignità passano anche attraverso queste cose. Dopo la prima esperienza con lo chef Salvini lo scorso mercoledì, molti di loro hanno fatto i complimenti e hanno chiesto quale sarà il menu del prossimo". L'Antoniano offre il pasto a circa 130 ospiti ogni giorno.

27/04/2016
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