Carlo è finalmente re, ma il vero sovrano è Camilla: chi sono i vincitori e i vinti
A trionfare sono Charlotte, l'arcivescovo di Canterbury, il popolo e Camilla. A perdere è re carlo, Harry e i repubblicani: ecco perché
L'incoronazione di Re Carlo ha segnato un momento storico per la monarchia britannica e per il Regno Unito. Ecco il Borsino dell'evento: vincitori e vinti, chi sale e chi scende, tra sorprese e qualche piazzamento clamoroso.
Chi sono i vincitori
Arcivescovo di Canterbury - Il classico underdog, lo sfavorito che si prende la scena, Monsignor Justin Welby ha sorretto, con il suo carisma e la sua personalità, tutta la sfiancante cerimonia. È riuscito nel "miracolo" di ridare nuova linfa a una liturgia vecchia mille anni e potenzialmente obsoleta. Ha anche contenuto l'eccessivo progressismo del Re, che voleva una cerimonia fin troppo multi-confessionale e inclusiva. Durante la breve ma pregnante omelia, ha pronunciato le parole "Gesù Cristo", assenti fino ad allora, e ricordato a Carlo che lui sarà pure il Re ma anche lui ha un superiore: il Re dei Re.
Charlotte - in un semplice ma raffinatissimo abito bianco, la principessina ha sfoggiato una innata attitudine regale. Si comporta già come una Regina in pectore. L'attuale linea di successione vede 3 maschi: per i prossimi 70 anni, la corona passerà solo a uomini. Una fetta, non piccola, di paese, però, fa il tifo per lei, sperando che succeda qualcosa che possa permettere a Charlotte di essere incoronata. D'altronde, nella storia della monarchia, i momenti di maggior splendore hanno sempre coinciso con sovrane donne (Elisabetta, Vittoria ed Elisabetta II).
Popolo inglese - Assiepati fin dall'alba, in piedi per ore sotto la pioggia incessante e il freddo, per poi esplodere in grida di giubilo al passaggio della carrozza, i cittadini hanno dato u a grande lezione di compostezza e senso civico. Il loro patriottico stoicismo degli merita un elogio. La fiumana che invade pacificamente il Mall, per correre sotto al balcone di Buckingham Palace, è l'immagine più emblematica di un giorno storico.
Camilla - Dopo una vita di attesa, corona la sua vita diventando Regina. Da amante illegale a sovrana d'Inghilterra: una parabola spettacolare e inimmaginabile. Elisabetta II aveva voluto che alla sua morte assumesse il titolo di "Regina Consorte", ma ora è monarca a tutti gli effetti. Molti, in primis il Principe Harry, la vedono come un'usurpatrice, ma sta di fatto che il vero sovrano non sia Carlo ma lei.
Chi sono i vinti
Re Carlo - Mettere il protagonista della cerimonia, nonché nuovo sovrano, tra i perdenti può sembrare offensivo, o eretico. Ma arriva al trono con un record negativo: è il Re più vecchio di tutta la storia britannica. Mai prima d'ora, la sacra corona di Sant'Edoardo è stata posata su un capo dai capelli bianchi. L'eta avanzata renderà quello di Carlo un regno necessariamente più breve di Elisabetta, e difficilmente all'altezza dell'irripetibile madre. Durante la cerimonia, è apparso tratti stanco e come schiacciato dal peso (letterale e simbolico) della corona.
Harry - La riserva, la ruota di scorta, che a inizio anno ha scosso il mondo dell'editoria, con il suo velenosissimo e scandaloso, per una volta rimane nell'ombra. Il Figliol Prodigo arriva e riparte subito: una visita fin troppo lampo motivata con la volontà di tornare prima possibile negli Stati Uniti per essere ancora in tempo, grazie al fuso orario, per festeggiare il compleanno del figlio Archie Mountbatten, nato proprio il 6 maggio (quando si dice destino beffardo). Nessuno ci crede: più che un ritorno a casa, è una fuga, dal padre e dalla famiglia reale.
Repubblicani - Da giorni, gli anti monarchici avevano promesso manifestazioni. E lungo la sfilata. Sventolano bandiere gialle con scritto #NotMyKing e urlano contro il sovrano. Ogni volta che lo fanno, la folla li seppellisce di "Buuu" e intona l'inno "Dio salvi il Re". A un certo punto, Graham Smith, il capo del movimento repubblicano, è stato arrestato. Indignazione per l'intolleranza della polizia, ma i dimostranti stavano cercando di legarsi alle transenne per impedire di essere spostati. Ma se non è il tuo Re, perché entri dentro casa sua a rovinargli la festa? Protesta pretestuosa.