Stop all’assegno da 1.4 milioni a Veronica, Berlusconi spera nella sentenza della Cassazione
Il precedente giuridico che ha coinvolto l'ex ministro Grilli rimette tutto in gioco, almeno così spera l’ex premier per risparmiare
Assegno di mantenimento a garanzia dell’autosufficienza e non più del tenore di vita: questo ha stabilito la sentenza della Cassazione sul divorzio dell’ex ministro Vittorio Grilli e a questa si appellano pure i legali di Silvio Berlusconi. Come racconta Repubblica, Pier Filippo e Paolo Giuggioli e Giorgio De Nova poche ore dopo dalla sentenza, hanno infatti presentato un’istanza alla Corte d’appello di Milano per anticipare l’udienza di divorzio dell’ex Cavaliere da Veronica Lario. L’idea è non aspettare dicembre - quando era in programma la discussione e poi il verdetto d’appello - ma bruciare le tappe sperando di azzerare l’assegno mensile che il leader di Forza Italia versa alla ex moglie: 1,4 milioni di euro (quasi 17 milioni all’anno).
Giochi riaperti dalla nuova sentenza?
Tanto è stato stabilito in primo grado nel 2014 nella sentenza di divorzio. Ma il precedente che ha coinvolto Grilli rimette tutto in gioco, almeno così spera l’ex premier. La scorsa settimana, sempre la Cassazione ha sancito la separazione definitiva dei coniugi e ha fissato in due milioni la cifra da versare come «assegno di mantenimento». Ma nel momento in cui il divorzio diventerà definitivo la somma dovrebbe scendere proprio a 1,4 milioni, a meno che la nuova sentenza non venga estesa a tutti i divorzi, con effetto anche retroattivo (in questo caso i coniugi condannati al pagamento potrebbero chiedere indietro le cifre fino ad allora versate).
Ex coniugi in lotta per l’assegno
Nei prossimi giorni sarà fissata la nuova data per valutare il ricorso e, eventualmente, un nuovo assegno. Ma Berlusconi non è l’unico a sperare di poter sborsare di meno per il mantenimento della propria ex moglie, sono in tanti a presentare ricorso di questi tempi e la cancelleria della corte è letteralmente subissata di ricorsi.
La contesa in tribunale
Nel 2009, Veronica Lario aveva abbandonato Arcore per trasferirsi nella residenza di Macherio, dopo avere scritto per Repubblica una lettera nella quale elencava le colpe addebitate poi al marito in sede legale. Da allora la causa giudiziaria è in piedi. In primo grado a Milano, il Tribunale aveva condannato Berlusconi a un assegno di mantenimento da 2,5 milioni di euro al mese. Cifra ridotta — solo di 500 mila euro — in appello, e divenuta definitiva proprio la scorsa settimana. Ora Berlusconi spera di potere ribaltare la situazione e di risparmiare un po’.