L'asilo nido Anna Frank vuole cambiare nome: la motivazione è agghiacciante
La motivazione espressa dalla direttrice e parte dei genitori è che vorrebbero un nome meno "politico"
Un asilo è sulla bocca di tutti in Germania in queste ultime settimane. Fa infatti discutere la richiesta di cambiare il nome, da Anna Frank a qualcosa di meno politico.
La vicenda
La scuola è situata nella piccola località di Tangerhütten, nella regione della Sassonia-Anhalt. Il nome Anna Frank gli era stato dato negli anni '70, in memoria della giovane ebrea deportata e poi uccisa nel campo di concentramento di Bergen Belsen nel 1945.
L'idea di rimuovere il nome della ragazzina divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario, non c'entra con la guerra in atto in Medioriente. Era stata prospettata già all'inizio di quest'anno, ossia ben prima dell'attacco di Hamas a Israele.
Il consiglio dei genitori e dei dipendenti aveva chiesto di trovare un nome più "a misura di bambino", come Esploratori del mondo. La direttrice dell'asilo nido ha detto al quotidiano Magdeburger Volksstimme che la storia di Anna Frank è difficile da comprendere per i bambini piccoli. Inoltre i genitori con un passato migratorio spesso non sanno chi sia Anna Frank.
Insomma tutte motivazioni assurde perché ai bambini si racconta con parole per bambini la Storia come è stata, non la si cancella. E ai nuovi immigrati si fa conoscere la vicenda terribile di questa ragazzina.
La reazione politica
I capigruppo dei partiti in consiglio comunale, tutti per fortuna, hanno per ora rifiutato la ridenominazione dell'asilo, preparando un documento che lo impedisca.
"L'affermazione della direzione dell'asilo secondo cui il nome "Anna Frank sarebbe inadatto e difficile da comunicare ai bambini è piuttosto la prova di una dimenticanza della storia da parte dei responsabili", si legge nel documento del consiglio comunale. Anche il Comitato internazionale di Auschwitz ha scritto una lettera aperta alla città di Tangerhütte, invitando il consiglio a riconsiderare la ridenominazione.
La reazione del ministro italiano
Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara in un tweet su X ha definito la notizia "Inquietante, direi anzi sconvolgente".