Il padre di Mahsa Amini arrestato nel giorno del primo anniversario della morte della figlia
Amjad Amini, il padre di Mahsa, morta esattamente un anno fa a Teheran dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non portava il velo (leggi qui la sua storia) in modo corretto, è stato arrestato mentre lasciava la sua abitazione a Saqqez. Lo fanno sapere la ong 'Hengaw' e vari account di dissidenti iraniani sui social media. Le manifestazioni di protesta sono comunque partite, ma le forze di sicurezza sono in campo per disperdere la folla. E per farlo usano la violenza. Stando alle informazioni rilasciate dalle Ong le forze di sicurezza in Iran avrebbero persino aperto il fuoco, sparando contro alcune persone che stavano manifestando. Altri manifestanti sono stati arrestati nei pressi dell'Università di Teheran e di piazza Azadi.
Nei giorni scorsi, con l'avvicinarsi dell'anniversario della morte della figlia e delle proteste antigovernative che esplosero subito dopo, l'uomo era stato messo sotto sorveglianza e gli era stato chiesto di non tenere cerimonie per commemorare Mahsa. Lui però aveva fatto un appello rilasciando una intervista con VOA Persian: “Date le circostanze, non possiamo invitare ufficialmente le persone alla cerimonia nell’anniversario della sua uccisione o dire loro di non partecipare. Tutti in questi giorni sanno che Mahsa non appartiene solo alla famiglia Amini; è la figlia dell'Iran, appartiene a tutto il Paese. Tutti gli ammiratori di Mahsa sono la sua famiglia. Quindi, qualunque cosa decida la gente, obbediremo”.
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