Di nuovo arrestata Marina Ovsiannikova, la giornalista russa protestava contro la guerra in Ucraina
Divenuta famosa per aver esibito durante un telegiornale un cartello contro la guerra in Ucraina, è stata rilasciata dopo poche ore di detenzione
È durata poche ora la detenzione di Marina Ovsiannikova, la giornalista russa divenuta famosa per aver esibito in televisione durante un telegiornale un cartello contro la guerra in Ucraina e arrestata domenica per aver protestato di nuovo contro l'invasione trasformata in guerra. È stata rilasciata dopo poche ore al termine delle quali, in piena notte, ha dichiarato su Facebook: 'Va tutto bene. Ormai ho capito che è meglio uscire di casa con il mio passaporto e una borsa”. Insomma ciò che serve a essere presto identificata e a passare una notte in cella.
I rischi di chi si oppone al regime
L'avvocato della giornalista - che perse il lavoro dopo l'exploit televisivo - ha confermato il rilascio, aggiungendo che il fermo era dovuto al sospetto che stesse screditando le forze armate russe. Il legale, , Dmitri Zakhvatov, ha precisato che la sua cliente è stata arrestata mentre protestava davanti a un tribunale di Mosca, prendendo la parola contro la detenzione dell'oppositore Ilya Yashin, in carcere per aver condannato la guerra in Ukraina.
La legge bavaglio russa
Yashin è stato arrestato grazie alla recente legge-bavaglio che prevede pene fino a 15 anni di carcere per chi getta discredito sulle forze armate russe e proibisce di chiamare la 'operazione militare speciale' in Ucraina - secondo la definizione del Cremlino - 'guerra' o 'invasione'. Finora, ha spiegato l'avvocato Zakhvatov, non risulta esserci un'inchiesta penale nei confronti della giornalista. Ma il suo arresto davanti al tribunale è arrivato qualche giorno dopo che aveva protestato da sola nei pressi del Cremlino con un cartello che criticava l'intervento in Ucraina voluto da Vladimir Putin.