Decisione storica in Argentina: approvato l'aborto legale. E' la quinta nazione dell'America latina a farlo
Al termine di una seduta fiume - e 15 anni di lotte - il Senato approva in via definitiva la legge sull'interruzione di gravidanza. La gioia dei 'pañuelos verdes', il movimento a favore della norma
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Anche l'Argentina dice sì all'aborto legale. Il Senato ha infatti approvato la legge sull'interruzione della gravidanza con 38 voti a favore e 29 contrari. E' una decisione storica che arriva dopo anni di lotte e una sedua serrata e combattuta. L'Argentina diventa quindi capofila di una battaglia di civiltà che vede il grande Paese sudamericano uno dei pochi dell'area ad aver adottato una legge in questo senso ma che, su suo esempio, potrebbe estendersi anche ad altri Paesi.
Dodici ore di dibattito e 15 anni di lotte
La votazione sul provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati, è avvenuta dopo un dibattito durato oltre 12 ore durante il quale alcuni senatori incerti hanno deciso di appoggiare la proposta del governo. Al termine della storica seduta del Senato, il pannello elettronico ha mostrato alle 4,12 (le 8,12 italiane) il risultato positivo che ha mandato in visibilio le migliaia di sostenitori della Campagna per il diritto all'aborto legale, sicuro e gratuito, in attesa con i tradizionali 'pañuelos verdes' (fazzoletti verdi) sulla piazza all'esterno del Parlamento.
L'annuncio ufficiale ('Il progetto è approvato!'), formulato dalla presidente del Senato, la ex presidente Cristina Fernández de Kirchner, ha messo fine ad uno sforzo di legalizzazione dell'interruzione della gravidanza cominciato in Argentina 15 anni fa. Il provvedimento permette l'aborto fino alla 14/a settimana di gestazione, e prevede per i medici la possibilità di avvalersi dello strumento dell'obiezione di coscienza.
Fino ad oggi solo l'Uruguay, Cuba, la Guyana e Città del Messico (ma non l'intera Nazione), disponevano in America latina di una legge su questa materia.