Come negli anni ’50: le antifemministe influencer spopolano sul web e invitano le mogli a sottomettersi al marito
Si chiamano TradWives, esaltano la femminilità anni Cinquanta, invitando a prendersi cura della casa e della famiglia e credono che il femminismo limiti la liberta
Foto Screen video e pixabay gratuite
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Impossibile non parlare di un fenomeno di costume e social che sta spopolando sul web. Nato negli Stati Uniti, il movimento ha attraversato l'Atlantico ed è rapidamente arrivato nel Regno Unito. Per fortuna nell'Europa continentale è poco diffuso. Si chiamano "trad wives" e postano le loro foto in abiti a fiori in sontuose cucine di campagna. Se i loro contenuti vi sembrano innocenti, fate attenzione: in realtà promuovono attivamente gli stereotipi di genere. "Il movimento trad wife è un movimento internazionale di donne che sostengono il ritorno alle norme di genere tradizionali attraverso la sottomissione al marito", spiega a Euronews Culture, Cécile Simmons, ricercatrice dell'Istituto per il Dialogo Strategico. Il movimento è nato sui social media circa sei anni fa, ma "le ricerche sono esplose durante la pandemia. Come altre forme di 'radicalizzazione', sono fiorite grazie al senso di isolamento delle persone", spiega Simmons.
Bianche e suprematiste
"Le trad wife tendono a essere conservatrici e antifemministe, ma questo non significa che appartengano tutte all'estrema destra. Il movimento può soprattutto essere un punto di ingresso per l'ideologia nazionalista e suprematista bianca", afferma Simmons. Ciò che preoccupa è che le trad wife invitano alla "sottomissione" all'uomo e "il pericolo è anche che questo possa normalizzare le relazioni abusive".
Tra le esponenti più conosciute c'è Hannah Neeleman, 34 anni e 8 figli. La donna vive in una fattoria nello Utah e ogni giorno posta regolarmente sia su Instagram che su TikTok riscuotendo milioni di visualizzazioni, tanto che ormai è considerata una star dei social. Il suo video sul formaggio fatto in casa, ad esempio, ha superato i 51 milioni di visualizzazioni.
Un'altra figura di spicco è Estee Williams, una trad wife di 26 anni che vive con il marito in Virginia. Nel suo feed la ragazza indossa abiti stretti in vita e capelli biondi acconciati in modo impeccabile. Per fortuna tra i suoi 100 mila follower c'è anche chi la critica: "Ci sono così tante donne che hanno lottato per l'uguaglianza, e questo è ciò che ottengono? Che vergogna".
Alcune sostengono che le presunte scelte moderne e responsabilizzanti avevano distrutto la loro autostima. Tra queste una delle più estremiste, Ayla Stewart che ama autodefinirsi "un'ex liberale che ha visto la luce", la Stewart in un video aveva invitato i suoi follower ad avere il maggior numero possibile di bambini bianchi. Il movimento infatti ha una forte caratterizzazione razziale, dato che si tratta per lo più di donne bianche e benestanti perché per vivere come una casalinga degli anni Cinquanta, un nucleo familiare deve essere in grado di mantenersi con un solo stipendio. Ovviamente quello che loro omettono di dire è che grazie ai loro account sui social media in realtà si arricchiscono e fanno affari. "Ho interagito con alcune di queste influencer, che mi hanno promesso che mi avrebbero insegnato come fare soldi da casa. Cercano di convincere altre persone ad adottare questo stile di vita, definendolo come una scelta economica valida", spiega sempre Simmons.
Il fenomeno europeo
In Europa il movimento delle trad wife è marginale: "È un movimento nascente, sta iniziando a svilupparsi in Francia, ma gli account non hanno la stessa portata di quelli americani o britannici. Hanno poche centinaia di follower, per esempio. Ma ho il sospetto che potrebbero emergere account più grandi", spiega Simmons. In Francia c'è una "moglie trad" ha 24 anni e come potete immaginare è una ex membro del gruppo di estrema destra Identité Génération.
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