Scopre che l’anestesista è una donna e rifiuta di sottoporsi all'intervento
L’episodio in un ospedale di Savona. “Dicono che qui non sono brave”, si è giustificato l’uomo che ha firmato e lascito il nosocomio
'Solidarietà all’anestesista: è un fatto grave che non può essere accettato. Nel sistema sanitario regionale ci sono professionisti che offrono prestazioni di altissimo livello'. Interviene anche la vice presidente della regione Liguria e assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, sul caso del paziente ricoverato all’ospedale San Paolo di Savona che la scorsa settimana ha rifiutato di essere operato per un’ernia inguinale quando gli hanno detto che l’anestesista era una donna. Alle sue dichiarazioni, raccolte dal quotidiano La Stampa , si sono unite quelle della sindaca di Savona Ilaria Caprioglio, che ha così manifestato il suo stupore: 'Trovo assurdo che si possa rifiutare un trattamento sanitario a causa di pregiudizi di genere o sulla base di voci infondate. È inaccettabile che non ci si sottoponga alle cure perché la dottoressa è donna, ed è inconcepibile che tutto ciò avvenga sul nostro territorio'. La sindaca ha poi sottolineato la professionalità e l'alta qualità dei servizi erogati dall'Ospedale cittadino.
“Nulla di personale”
La sala operatoria era già pronta, il chirurgo e la sua equipe anche, ma il paziente non arrivava. Era rimasto in stanza con la moglie, raccontano La Stampa e Il Secolo XIX. L'uomo aveva cambiato idea, non voleva una anestesista donna. I sanitari sono rimasti sbalorditi e sconcertati, hanno provato a convincerlo, ma non ci sono riusciti. Al chirurgo che era andato a salutarlo e a incoraggiarlo, il paziente ha detto: 'Scusi chi è l'anestesista?'. Alla risposta il paziente si è irrigidito e il chirurgo è rimasto di stucco. 'Non mi opero, firmo e torno a casa'. Ma perché? hanno domandato il chirurgo e poi l'anestesista. 'Nulla di personale, ma dicono che le anestesiste non sono brave al San Paolo', ha risposto. E i sanitari: ' In base a quale criterio? Sono voci senza fondamento'. Ma la coppia non ha cambiato idea. L'anestesista uomo non c'era, l'intervento è stato annullato e l'uomo è tornato a casa.
Primario: il mio staff è ok
'Quanto accaduto è molto grave, ma voglio sottolineare che chi lavora nel mio gruppo gode della mia fiducia senza distinzione di sesso', afferma Brunello Brunetto, il primario di anestesia e rianimazione e coordinatore gestionale dei blocchi operatori degli ospedali di Savona e Cairo Montenotte. 'Anestesisti e rianimatori sono adeguati al ruolo che sono chiamati a svolgere', sottolinea il primario mostrando il disappunto per quanto accaduto.