Amanda Knox gira a Perugia una serie sull'omicidio di Meredith e su sé stessa: è polemica

"Rispetto per Meredith". Intanto è apparsa la scritta in rosso su un drappo bianco appeso su un balcone in zona Porta Sole, in centro a Perugia

di Redazione

Da giovedì 7 novembre il centro storico di Perugia è diventato set per le riprese della serie tv Blue Moon, ispirata alla vita di Amanda Knox. Non sono mancate le polemiche e su un balcone della zona, dove era stata allestita l’attrezzatura, è apparso il drappo con un messaggio di contrarietà con scritto "Rispetto per Meredith". 

La serie

Knox è tra le autrici e produttrici della fiction che ricostruisce l'omicidio della studentessa Meredith Kercher – avvenuto il primo novembre del 2007 – e di cui fu inizialmente accusata e poi assolta. La prima cittadina di Perugia ha dato l'ok alle riprese, ritenendo che avrebbero potuto mettere in risalto le bellezze artistiche della città. Ma la decisione non è piaciuta a molti concittadini. Anche i familiari della studentessa uccisa sono intervenuti sulla vicenda, che per molti aspetti ricorda quella che si è verificata ad Avetrana, dove è ambientata la serie tv "Qui non è Hollywood" sull'omicidio di Sarah Scazzi.

Le scuse della sindaca

Così la sindaca è intervenuta di persona. "Voglio chiederti scusa , Perugia mia, nonostante io abbia scelto pensando di fare il meglio per te, per tutelarti. Anche io ho fatto parte di quel dolore. Ho la stessa età che avrebbe avuto oggi Meredith, frequentavo gli stessi luoghi, gli stessi locali, la stessa Perugia piena di vita e di meraviglia di quegli anni. Ricordo il peso e il dolore di quella vita strappata via così violentemente. Ricordo la rabbia e il dolore nel vedere la mia città sbranata dal cannibalismo mediatico, dal voyeurismo perverso del dolore…è lì che ho cominciato a fare politica, per difendere l'anima di Perugia", si legge nella lettera. Poi, la conclusione: "Non potevamo bloccare la produzione, che si sarebbe comunque realizzata…abbiamo ritenuto che far girare qui le scene sarebbe stato un elemento di maggiore garanzia e controllo… La città verrà raccontata per quello che è, un luogo pieno di vita…lo abbiamo chiesto e ottenuto da contratto. Chiedo scusa a chi si è sentito tradito da questa scelta".