Sebastian Vettel, le motivazioni profonde dietro la maglia Lgbt indossata in Ungheria
Il campione di F1, intervistato dalla Bbc, spiega cosa c'è dietro la maglia pro Lgbt indossata durante la cerimonia di apertura del Gran Premio dell'Ungheria
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'La maglia Lgbt che ho indossato prima del Gp d'Ungheria? Sono fiero di averlo fatto, non si può tacere sui diritti umani'. Intervistato dalla Bbc, l'ex ferrarista Sebastian Vettel, ora all'Aston Martin e per questo molto seguito dai media britannici, torna a parlare della maglietta pro Lgbt, con la scritta 'Same Love' e i colori dell'arcobaleno, indossata (con annessa mascherina, sempre arcobaleno) durante la cerimonia di apertura del Gran Premio dell'Ungheria dell'1 agosto scorso.
In quella circostanza Vettel si era anche inginocchiato in segno di solidarietà verso il movimento 'BlackLivesMatter'.
'Stiamo parlando di politica quando parliamo di diritti umani? Non credo - dice ancora il pilota tedesco -. Io penso che ci siano alcuni argomenti su cui non puoi abbassare la testa o dire: 'Non mi riguarda, non parliamo di questo'. Alcuni argomenti sono così grandi che appartengono a tutto il mondo e tutti devono esserne consapevoli'. Il quattro volte campione del mondo spiega poi di aver voluto mandare questo messaggio perché, nelle settimane precedenti il Gp, il governo ungherese aveva approvato una legge che limitava la condivisione con i minori di qualsiasi contenuto che promuova l'omosessualità. 'Mi sono ricordato di aver letto che l'attuale governo non ha le opinioni più progressiste al riguardo - la spiegazione di Vettel - e quindi è nata l'idea di promuovere questo momento prima della gara per lanciare determinati messaggi. Ho pensato che fosse una buona opportunità per lanciare un piccolo segnale e ne vado fiero'.