Vaccini obbligatori, l’ex grillino Gustavo Rosso si incatena e fa lo sciopero della fame
Per il consigliere comunale: 'Il decreto legge è inaccettabile... nuove leggi razziali dell’industria farmaceutica'
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Dopo il decreto sull’obbligatorietà dei vaccini se da una parte c’è chi plaude, dall’altra c’è chi minaccia barricate. Da sempre contrario ai vaccini, il consigliere comunale (ex grillino) di Cesena Giorgio Gustavo Rosso è tra questi ultimi e, come racconta Il Resto del Carlino, è “sceso da ieri in trincea per protestare contro l’obbligatorietà delle vaccinazioni per i neonati e gli alunni delle scuole dell’infanzia”.
La protesta estrema
Martedì Rosso si è incatenato davanti al municipio in piazza del Popolo annunciando uno sciopero della fame «almeno fino al 3 giugno». Insieme a lui anche l’ex consigliere comunale verde Davide Fabbri e Graziano Castiglia, denunciato per stalking dal sindaco Lucchi.
'Nuove leggi razziali dell’industria farmaceutica'
Giorgio Gustavo Rosso, che ora è nel Gruppo misto nonostante affermi di condividere ancora gli ideali del Movimento 5 Stelle, ha definito «inaccettabile» il decreto legge sull’obbligatorietà dei vaccini e ritiene il decreto Lorenzin paragonabile a «nuove leggi razziali dell’industria farmaceutica», come le persecuzione degli ebrei. Il consigliere comunale (editore del Gruppo Macro) condanna infine «l’imposizione con la forza dei vaccini» in nome non solo della libertà di scelta ma anche della ‘pericolosità’ dei medicinali. «Questa medicina – ritiene – è fatta per creare malati e vendere farmaci». Rosso ha infine esortato alla disobbedienza civile e nonviolenta contro «il potere».