Stalker offre 1500 € alla vittima ed evita il processo pure se lei rifiuta: sofferenza senza prezzo
È polemica il giorno dopo la prima applicazione della nuova legge sulla 'estinzione del reato per condotte riparatorie'
Ad ogni nuovo caso di femminicidio, stupro o abuso i rappresentanti delle istituzioni si riempiono la bocca di ostentata solidarietà condita da inviti a denunciare i propri aguzzini. Poi accade che uno stalker riesca a cavarsela con un’offerta di 1.500 euro di risarcimento alla donna che ha perseguitato. Soldi che neanche usciranno dalle sue tasche perché la vittima ha rifiutato l’infima cifra. Ma in questi casi basta la somma e basta il gesto (come dire che basta il pensiero, grazie) per arrivare al “non luogo a procedere” e l'uomo evita il processo.
La legge contestata dalle donne
In un'aula del Palazzo di Giustizia di Torino, è infatti andata in scena una delle prime applicazioni di una legge entrata in vigore lo scorso 4 agosto: la cosiddetta 'estinzione del reato per condotte riparatorie'. L'imputato rispondeva di stalking per avere inseguito in auto una ragazza in più occasioni fra il dicembre 2016 e il gennaio 2017. I 1.500 sono stati considerati 'somma congrua rispetto all'entità dei fatti' dalla giudice Rosanna La Rosa. Il rifiuto della parte lesa (con il conseguente deposito del denaro in un libretto di deposito giudiziario) non hanno bloccato l'iter verso il proscioglimento dell'uomo. La legge è chiara: il reato è estinto.
La vittima: non ci posso credere
“È una sentenza inaccettabile, assurda. Non posso credere che un uomo col doppio dei miei anni, dopo avermi seguita per mesi, essersi appostato sotto casa, avermi terrorizzata, adesso se la cavi con 1.500 euro. Ma poi, anche fossero stati 10mila, sia chiaro, non li avrei voluti ugualmente. La mia sofferenza non può valere una somma di denaro. Qualunque sia. Il denaro non guarirà mai le mie angosce e paure. Che messaggio diamo alle donne? Rendiamo lo stalking una cosa di poco conto? Questa legge non funziona, sarebbe giusto tornare indietro”, commenta la vittima 24enne sentita da La Repubblica.
Le proteste di maggioranza e opposizioni
Ma contro la norma insorgono numerosi esponenti politici. Compresi quelli della maggioranza. La senatrice Loredana Puglisi (Pd) dice di avere già depositato una proposta di legge 'in accordo con il capogruppo Zanda e con il governo' per cancellare lo stalking dall'elenco dei fatti cancellabili dalla giustizia riparativa. Le opposizioni attaccano: i deputati del Movimento 5 Stelle parlano di 'disastro targato Pd', mentre la parlamentare Mara Carfagna (Fi) ricorda di avere presentato alla Camera una propria proposta sin dallo scorso luglio.
Telefono Rosa: Orlando non ci ha ascoltate
'Avevamo sollecitato in ogni modo il ministro Orlando, perché stralciasse il reato di stalking da quanto previsto dalla riforma di procedura penale, ossia che alcuni reati possano estinguersi con il pagamento di danaro': è la reazione di Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente di Telefono Rosa. 'Avevamo spiegato quanto sia inaccettabile, per una Giustizia degna di questo nome - incalza Moscatelli - che la vittima non abbia voce in capitolo nella decisione del giudice di accogliere o meno la cifra proposta dallo stalker. E avevamo, infine, chiesto di ascoltarci, in modo che potessimo raccontare cosa vuol dire subire la tortura dello stalking e in modo che potessimo spiegare quanto devastante, per le vittime, è sapere che può finire tutto con un pugno di soldi. Non siamo state ascoltate. Noi e le donne che hanno protestato con il Telefono Rosa'. 'La sentenza di Torino è la prevedibile conseguenza di un Parlamento sordo e di un ministro che non ha ancora voluto porre rimedio a questo scempio. E noi, ministro Orlando, siamo veramente deluse da tanta indifferenza' conclude la presidente di Telefono Rosa. Protesta anche la responsabile Cgil delle politiche di genere Loredana Taddei. Una sentenza 'del tutto sballata e assurda', commenta il Codacons, che 'rischia di incentivare episodi di stalking lanciando un messaggio sbagliato'. E che 'monetizzata l'offesa e la sofferenza subita dalla donna vittima'.
Orlando: no a estinzione del reato con misure riparative
In mattinata il ministero di Giustizia ha emesso una nota in proposito: “Il reato di stalking deve essere cancellato da quelli per i quali è possibile dichiarare l'estinzione in forza delle condotte riparatorie dell'imputato”. L'ufficio legislativo del ministero, su precisa direttiva del ministro Orlando, ha infatti depositato parere favorevole all'emendamento presentato dalla senatrice Puglisi (Pd) nell'ambito dei lavori parlamentari sulla proposta di legge a tutela degli orfani dei crimini domestici, calendarizzata dalla Commissione giustizia del Senato la prossima settimana. Il parere è stato depositato quattro giorni fa, quindi prima dei fatti di Torino.