Social bon ton: Facebook e le buone maniere

10 regole di educazione virtuale per social network

di Maria Valetina Platina

Nella vita di tutti i giorni Facebook ha sostituito i bar e le piazze in cui si discuteva amabilmente e si incontravano gli amici. Proprio per questo anche tale luogo virtuale non può e non deve esimersi dall'utilizzo delle buone maniere.

Ogni informazione condivisa e pubblicata all'interno del celebre social network, ogni commento, ogni reazione diventa immediatamente di dominio pubblico e questo implica una seria riflessione prima che ogni azione virtuale abbia conseguenze nel mondo reale. Vediamo, dunque, insieme alcune semplici regole da rispettare per una piacevole permanenza nella comunità virtuale.

Rispetto delle informazioni riservate

Le informazioni private, le immagini intime e le discussioni 'delicate', sia proprie che altrui, non vanno diffuse tramite social, a maggior ragione se ciò fatto per puro esibizionismo o solo per fare un torto a qualcun altro!

Attenzione alle diffamazioni

E' importante fare estremamente attenzione a quando dichiarato sui social: ogni dichiarazione virtuale, anche se vera, che possa ledere la reputazione altrui è sottoposta non solo al giudizio della nostra coscienza ma anche a quello della legge secondo il reato di diffamazione. Meglio, dunque, pensarci due volte prima di mettere alla gogna qualcuno. 

Iniziare a riconsiderare le amicizie come tali

Avere un numero foltissimo di amici virtuali è davvero denigrante se poi nella realtà non si ha nessuno con cui condividere le proprie emozioni dal vivo. Meglio pochi ma buoni si diceva un tempo ed il concetto vale ancora oggi anche con le amicizie virtuali.

Scrivere in italiano

Il rispetto della lingua non deve mai passare in secondo piano. Troppo spesso si leggono messaggi pieni di errori ortografici (magari dati dalla fretta di scrivere o dalle tastiere a volte poco comode degli smartphone) o, peggio ancora, di 'orrori' grammaticali. Una persona ben educata sa utilizzare correttamente la sua lingua natia nella vita reale come nel mondo del web: non serve essere membri onorari dell'Accademia della Crusca ma rispettare almeno le regole base che ognuno ha appreso nei primissimi anni di scuola da bambino. Errare è umano, è ovvio, ma perseverare, come recita un noto detto, è diabolico: fortunatamente esiste una funzione di modifica per cui in caso di disattenzioni e refusi basterà modificare la frase e riscriverla correttamente con un semplice gesto.

Niente flame

Una delle note dolenti dei social network sono i flame, discussioni e commenti generati solo per creare contrasti tra gli utenti. La vita è già piena di suo di incomprensioni e contrasti futili, perché aggiungerne di nuovi? Un clima sereno di condivisione facilita il confronto, quello positivo, che ci aiuta a crescere e migliorarci come persone giorno dopo giorno.

Al bando gli stalker

La rete accorcia le distanze fisiche e sociali per questo motivo è possibile mettersi in contatto davvero con chiunque. Questo, però, non ci autorizza a voler instaurare legami con tutti o ad assillare gli altri. Se il buon senso non bastasse ricordo che, come per la diffamazione, lo stalking è punito per legge sia nella vita reale che in quella virtuale. 

Iscrivere a gruppi altri utenti

Il libero arbitrio ci permette di scegliere cosa fare e non fare nelle nostre vite, proprio per questo non serve che gli altri scelgano o decidano per noi di loro iniziativa. Astenetevi, vi prego, dall'iscrivere amici e conoscenti a gruppi o pagine indistintamente secondo vostro gusto. Se riterrete che l'altro possa averne un giovamento segnalate il contenuto tramite messaggio privato o mandate un invito che in libertà questi potrà scegliere de accettare o declinare senza ritrovarsi centinaia di inutili notifiche in bacheca. Sempre parlando di gruppi, poi, è importante ricordare che questi sono sempre caratterizzati da un regolamento interno che viene accettato in fase di iscrizione e che dunque va rispettato alla lettera, senza deroga alcuna.

Divulgare catene e bufale

La corretta informazione in rete passa da ognuno di noi. Diffondere contenuti senza verificarne l'attendibilità oltre ad essere eticamente scorretto contribuisce a veicolare inutili allarmismi, a creare preconcetti privi di fondamento, fare leva su gli utenti più deboli o sensibili e ad infastidire gli altri. 

Rispondere a chi dialoga con noi

Come vi sentireste se qualcuno mentre parla con voi decide di girarvi le spalle ed andare via? In rete e lo stesso: se si è chiamati in causa in una discussione o se qualcuno risponde direttamente ad un contenuto pubblicato da noi è fondamentale rispondere e dare il giusto peso al contributo apportato dall'altro.

Usare con giudizio i tag

I tag possono essere uno strumento utile se ne facciamo un corretto utilizzo perché ci permettono di mettere al corrente una persona di un contenuto che la riguarda, insieme anche a tutti i suoi contatti, però! Proprio per questi vanno usati con parsimonia o rischiano di diventare un pesante mezzo di spam: taggare negli auguri di Natale o in un 'messaggio promozionale' tutti i nostri conoscenti non ci porta 'pubblicità' positiva m ci rende solo fastidiosi agli occhi altrui. Tendenzialmente della nostra vita agli altri interessa poco o nulla, ancor più se per metterci in mostra utilizziamo questi strumenti di condivisione forzata.

Le Regole di V