Messaggi hot e palpeggiamenti: il sindaco accusato di aver chiesto favori sessuali
Mattia Palazzi è stato interrogato a proposito delle sue avances alla vicepresidente di unʼassociazione culturale in cambio di fondi
'Beviamo un caffè indiscreto?', sono messaggi come questo - circa 60 al giorno - ad avere inguaiato il sindaco Pd di Mantova Mattia Palazzi, 39 anni, accusato di aver chiesto favori sessuali alla vice presidente di un'associazione culturale in cambio di contributi comunali. È durato tre ore, ieri, il suo interrogatorio davanti al procuratore Manuela Fasolato e al sostituto procuratore Donatella Pianezzi. L'ipotesi di reato è di tentata concussione continuata e nel racconto fatto ai giudici l’indagato ha ricostruito la vicenda che andava avanti da un anno. Avvicinato dai giornalisti il sindaco Palazzi ha detto di 'essere a posto con la mia coscienza ' e di aver sempre amministrato 'con trasparenza e onestà'. Alla domanda se si dimetterà dall'incarico ha risposto: 'Non lo so'.
I messaggi hot
Sono centinaia gli sms e i messaggi whatsapp esplicitamente hot, come riporta La Repubblica. 'Beviamo un caffè indiscreto?', è quello più frequente e martellante oltre a 'Stai alle regole, qui decido io'. I messaggi sarebbero stati inviati in un anno, dal novembre 2016 fino a pochi giorni fa, dallo smartphone del sindaco Palazzi a quello della 40enne mantovana. Fra questi se ne contano una sessantina ritenuti 'fonti di prova'.
Palpeggiamenti
La donna, con un recente passato politico nel Pd, nega di aver sporto denuncia per molestie. Si parla di una confidenza fatta alla presidente della sua associazione quando il sindaco l’avrebbe palpeggiata in sua presenza. Secondo l’accusato non c’è mai stato un ricatto ma si è trattato di un gioco sul filo dell’erotismo, senza prevaricazioni. «Tant’è che la vicepresidente dell’associazione non ha fatto denuncia», ribadisce l’avvocato Paolo Gianolio, suo difensore. Al vaglio anche le risposte della donna alcune delle quali esprimono un netto rifiuto: “Ma cosa dici? Non ti ho mai invitato…”.