'Salviamo Elisa': la lettera di Fiorello e la reazione commovente di tutti
“Si chiamano social: mi sembra il minimo che possano e debbano essere utilizzati per il sociale. Certo, non basta un like o un hashtag per salvare una vita, ma forse nel caso di Elisa sì”. Così scrive Rosario Fiorello in una lettera pubblicata sulla prima pagina del quotidiano La Stampa. E spiega: “Non conoscevo Elisa, ma qualche settimana fa un mio amico, il prof. Massimo Robiony, primario di Chirurgia Maxillo Facciale a Udine, mi ha contattato raccontandomi la sua storia. E chiedendomi una cortesia: poter utilizzare i miei follower per diffondere l’appello, proprio perché anche solo una persona in più può fare la differenza. Quello che ho fatto è stato un gesto semplice: condividere il messaggio 'Salviamo Elisa', per dare il mio contributo in questa corsa contro il tempo per trovare un donatore compatibile. È il lato bello del web: in rete si fa quello che si fa in piazza, al bar, con i colleghi. C’è spazio per il divertimento e per chiacchiera, per lo scherzo e per le confidenze, per il cazzeggio e per le cose serie. Ecco, questa è una cosa seria, utile”.
La mobilitazione generale ha del miracoloso
Una lettera toccante, scritta con il cuore e soprattutto utile. Perché qualche volta i tanto demonizzati social possono davvero fare la differenza. Così come i personaggi pubblici e le star che mettono la loro popolarità e il loro ruolo di influencer al servizio della comunità e del bene. E infatti l’appello, al quale hanno aderito anche altri personaggi del mondo dello spettacolo, come la popstar Anastacia, ha funzionato. E la notizia è che per Elisa, una bimba di Pordenone che ha appena 3 anni, che soffre di leucemia e che è ricoverata al “Bambin Gesù” di Roma, i donatori di midollo sono stati trovati. “Speriamo di aver trovato la strada giusta, ma la mobilitazione continui per Elisa e per tutti i malati di leucemia”, ha fatto sapere papà Fabio, dopo che Bambin Gesù, Admo e il Registro donatori hanno annunciato l’esistenza di alcune opzioni per la piccina. “Siamo ricoverati in uno dei centri migliori del mondo e ci è stato riferito che esistono due possibili donatori nel registro e una terza opzione eventuale. Tuttavia, la leucemia che ha colpito Elisa ha una possibilità di recidiva del 50% e il donatore ideale non è ancora stato identificato. Per questo è fondamentale che questa generosa corsa degli italiani non si interrompa”.
Le condizioni della bambina
Una corsa che ha del miracoloso perché di ora in ora le fila dei potenziali donatori di midollo osseo continuano a ingrossarsi. Diecimila, cinquantamila secondo qualcuno vicino alla famiglia e che in qualche modo tiene i conti e i rapporti della pagina facebook che sostiene il caso, 'Salviamo Elisa'.
Le ''condizioni di Elisa sono stabili'' e non necessita di un trapianto urgente, precisano dal centro nazionale trapianti assieme al Registro IBMDR (Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo), d'intesa con le associazioni ADMO e ADOCES, e all'ospedale Bambino Gesù. ''Le condizioni cliniche della bimba, attualmente in trattamento farmacologico, sono stabili e non richiedono un trapianto di cellule staminali emopoietiche in condizioni di urgenza; come previsto dai protocolli clinici, in questo intervallo di tempo si è già proceduto a ricercare dei potenziali donatori'', è spiegato in una nota.
La ricerca di un donatore volontario è assicurata dal Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo - IBMDR che ha sede presso gli Ospedali Galliera di Genova. Una ricerca planetaria poiché il Registro italiano è collegato ai Registri di tutto il mondo e procede ad interrogarli seguendo protocolli nazionali e internazionali, come avviene per ogni singolo paziente che ha bisogno di un trapianto. Così si invitano anche i giovani ad iscriversi al Registro IBMDR e a lavorare insieme alle associazioni di settore ADMO e ADOCES. La nota sottolinea che 'la donazione è un gesto di solidarietà e responsabilità civile, che auspichiamo possa entrare nella quotidianità delle nuove generazioni'. Chi è interessato a iscriversi al Registro IBMDR, può contattare il centro donatore più vicino. La lista completa dei centri è consultabile a questo link: http://ibmdr.galliera.it/organizzazione/centri-donatori . Oppure può mettersi in contatto con le Associazioni di settore: www.admo.it e www.adocesfederazione.it.
La donazione non è invasiva né dolorosa. Ecco chi può farla
Ciò che è importante sapere è che la donazione di midollo osseo non è invasiva in alcun modo, né dolorosa e che non ha nessuna conseguenza sulla salute del donatore. Ecco ciò che è necessario sapere, pubblicato proprio sulla pagina Facebook di “Salviamo Elisa”: I requisiti per essere sottoposti alla tipizzazione sono un'età compresa tra i 18 anni e i 35 anni, un peso corporeo minimo di 50 kg, non essere affetti da malattie del sangue, da malattie croniche gravi o da altri gravi forme infettive (AIDS, epatite, ecc.).
Se hai i requisiti, vai presso il centro trasfusionale più vicino e fai la tipizzazione, è un semplice prelievo, gratuito, non occorre prescrizione medica.
I tuoi dati genetici verranno inseriti nel registro donatori. Donerai il midollo solo,in caso di compatibilità, potrebbe essere per Elisa o per qualunque altra persona, potresti anche non donare mai. Si resta donatori fino a 55 anni. La donazione del midollo avviene in 8 casi su 10 tramite una trasfusione speciale, non occorre nemmeno anestesia. In casi rarissimi il midollo cine preso dalle ossa del bacino, in quel caso è necessaria un'anestesia.