Rettore: 'Ho ancora voglia di provocare'. Ma guai a chiamarla Donatella
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Irriverente, trasformista, provocatrice. Rettore (guai a chiamarla 'Donatella', il suo nome di battesimo. Si arrabbia davvero, proprio come scrisse nell’omonima canzone che furoreggiò nel 1981) è un autentico personaggio della musica italiana. E oggi, a 62 anni e grinta intatta, continua ad aver voglia di mettersi in discussione e di lanciarsi in nuove sfide. Come quella che ha raccolto da Carlo Conti: “Mi ha chiesto se me la sentivo di partecipare a “Tale e Quale Show” in un modo così carino che non me la sono sentita di rifiutare”. Da venerdì 22 settembre la vedremo in prima serata su Rai1 alle prese con l'imitazione, vocale e fisica, di tanti cantanti.
Dopo essere nata a Castelfranco Veneto e essersi trasferita a Roma per rincorrere il sogno della musica, Rettore ha anche vissuto a Londra dove, come racconta in questa videointervista, ha conosciuto personaggi leggendari “come David Bowie, Elton John, Annie Lennox, Freddy Mercury”. E chissà che in 'Tale e Quale Show' non si ritrovi a inseguirne le sembianze.
Rettore racconta come ha vissuto gli anni post punk con il gusto teatrale per il travestimento e l'arte di saper scandalizzare (ricordate 'Lamette' e il 'Kobra' che non era un serpente...?). Ma spiega anche che cosa significhi oggi per lei “provocare”. E, manco a dirlo, la sua risposta spiazza ancora una volta. E infine ci confessa perché quel nome Donatella le dà tanto fastidio.