Professore condannato per atti sessuali con una studentessa minorenne

La relazione è venuta alla luce dopo il 18esimo compleanno della giovane ma sarebbe iniziata prima del compimento della maggiore età

Professore condannato per atti sessuali con una studentessa minorenne
di Redazione

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Lei studentessa di 18 anni appena compiuti, lui il suo professore di 60 anni. Una “relazione impossibile” che finisce con una condanna a due anni per atti sessuali con minorenne per il docente. La relazione sarebbe infatti iniziata prima del compimento della maggiore età, stando alla sentenza emessa dal tribunale di Vallo della Lucania che ha posto così fine ad una vicenda che qualche anno fa fece scalpore nel comune del Salernitano.

Differenza di 40 anni

Come racconta Infocilento.it, i fatti risalgono al 2015: la giovane studentessa originaria di un comune costiero del Cilento era iscritta ad uno degli istituti superiori di Vallo. Lui era docente con alle spalle anni di esperienza e a casa una moglie con due figli. Nonostante i quarant’anni che li separano, fra i due inizia una relazione e appena la ragazza compie diciotto anni lui lascia la moglie e i due vanno a vivere insieme. La relazione ovviamente desta scalpore tra i corridoi della scuola e gli altri docenti iniziano ad insospettirsi.

La sentenza

Allarmati anche i genitori della ragazza e alla fine la madre della giovane presenta denuncia contro il professore. Sulla vicenda avvia le indagini la procura della repubblica presso il tribunale di Vallo: vengono ascoltate alcune persone, la ragazza sottoposta ad incidente probatorio e il professore rinviato a giudizio. Al processo le udienze vengono svolte a porte chiuse ma il docente durante il dibattimento resta assente. Qualche giorno fa la sentenza di condanna. Il Tribunale presieduto da Gaetano De Luca, dopo avere esaminato la ragazza ed alcuni testimoni, ha ritenuto il professore colpevole del delitto di atti sessuali con minorenne.

Sospensione condizionale della pena

Il difensore del professore aveva chiesto l’assoluzione sostenendo che vi è reato solo se gli atti sessuali (tale è anche un solo bacio) sono commessi con abuso dei poteri da parte della persona alla quale il minore è affidato a scuola, mentre in questo caso nessun abuso sarebbe stato commesso all’interno dell’istituzione. La tesi difensiva è che quanto accaduto tra i due fuori della scuola non integrerebbe l’abuso richiesto dalla legge. Il Tribunale però ha deciso diversamente, anche se ha riconosciuto al professore l’attenuante di minore gravità oltre che la sospensione condizionale della pena.

27/11/2018
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