'Platinetto a chi? Le parole vanno soppesate. E agli hater spezzerei il collo'

"Tale e Quale Show" sembra fatto apposta per lei, la più nota drag queen dello spettacolo italiano, che all'anagrafe si chiama Mauro Coruzzi: in queste ultime settimane sta mettendosi alla prova in una delle passioni della sua vita, quella del travestimento.

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Una, cento, mille Platinette. “Tale e Quale Show” sembra fatto apposta per lei, la più nota drag queen dello spettacolo italiano, che all’anagrafe si chiama Mauro Coruzzi: in queste ultime settimane sta mettendosi alla prova in una delle passioni della sua vita, quella del travestimento. “Più che sul “tale e quale”, mi concentro sullo “show”. Anche perché col fisico che mi ritrovo... Di certo, non ho la fissa della somiglianza a tutti i costi con i vari artisti che impersono. Le mie più che imitazioni sono reinterpretazioni”. Eccola allora nei panni luccicanti di James Brown, in quelli seducenti di Ornella Vanoni, in quelli anticonformisti di Boy George, in quelli sentimentali di Iva Zanicchi, in quelli giocosi di Louis Armstrong, in quelli ambigui di Sylvester. “E poi, diciamolo chiaro, non avrò mai la voce di una Ornella Vanoni o di una Iva Zanicchi perché sono un uomo, nonostante tutto”. Platinette-Coruzzi è di corsa, compresso tra le prove e il suo impegno radiofonico quotidiano con RTL 102,5, ma trova comunque il tempo per lanciare una proposta a Carlo Conti e per chiarire una polemica che, “tanto per cambiare”, sottolinea lui, l’ha visto protagonista nell’ultima puntata.

Mauro o Platinette: come preferisci che ti chiami?
“È a tua discrezione. A me vanno benissimo tutti e due. Se vuoi facciamo Mauro-Plati”.

Va bene. Mauro-Plati, ti stai divertendo?
“Tantissimo. E anzi mi piacerebbe continuare in qualche modo questa esperienza. Non più come concorrente, ma in giuria. Certo, con artisti del calibro di Loretta Goggi, Christian De Sica e Enrico Montesano, non so cosa possano farsene di una travestita di provincia semi-obesa”. Se la ride di gusto mentre pratica una spietata autoironia e poi rilancia: “D’altra parte otto anni nella giuria di ”Amici” a qualcosa saranno pure serviti”.

A proposito di giuria, nella scorsa puntata il commento di Enrico Montesano non ti è andato giù. Quando ha detto: “Come Platinette mi piaci, come Platinetto non mi dispiaci per nulla” non l'hai presa bene.
“Ho sottolineato subito quella che voleva sicuramente essere una battuta non offensiva perché le parole vanno soppesate in televisione. E questa regola vale per tutti, non solo per i provocatori e per gli opinionisti ma anche per gli attori affermati. Bisogna andarci molto cauti a mettere una vocale piuttosto che un’altra perché il fraintendimento è dietro l’angolo. Sapevo che lui non voleva né offendermi, né sottolineare la mia diversità.  Ma, a parte l’infelicità di una battuta che non ho trovato divertente, bisogna tenere presente che qualcun altro può fraintendere. E francamente non mi sembra il caso di alludere alle mie inclinazioni sessuali”.

Detto da te che per anni sei stato uno dei più accesi protagonisti di discussioni e litigi fa un certo effetto. Pentito?
“Neanche per sogno. Dipende dal contesto. D’altra parte proprio qualche giorno fa alle “Iene” sono stato messo di fronte a una mia “hater”, una di quelle persone che sui social mi aveva augurato la morte. In quell’occasione ho straparlato come era giusto che fosse e le ho detto che le avrei spezzato il collo se non la smetteva. Io non aggredisco ma se vengo aggredito non posso non reagire con forza. Volevo che si spaventasse e che non si azzardasse mai più a fare una cosa del genere. Ho visto altri colleghi che con gli hater ci vanno cauti, che addirittura propongono loro di diventare amici. Ma quando mai? Io non ci penso proprio. Che se ne stia bene alla larga da me”.

Platinetto a chi Le parole vanno soppesate E agli hater spezzerei il collo

Che cosa ti aspetta ora, da un punto di vista professionale?
“Dopo tanti anni in cui ho fatto l’autore e l’opinionista, ho voglia di esplorare tutto il mondo della comunicazione creativa. Per cui, quei quattro soldi che ho messo da parte, li sto investendo nella produzione di programmi. Su La5  a breve riprenderà “La mia grossa grassa cucina”, un programma di ricette che oltre a condurre produco. Vedi, da sempre il mio nemico mortale è la noia. Io purtroppo mi annoio subito, anche delle cose che mi piacciono: ho continuamente bisogno di misurarmi in sfide nuove. Soprattutto per non cadere nella trappola della troppa malinconia che mi affligge”.

E poi naturalmente c’è l’impegno con la radio.
“Quello non si discute. Se lasciassi la radio sarebbe come se mi staccassero l’ossigeno. Perfino quando facevo “Amici” non l’ho mai abbandonata: a mezzanotte e mezza, come finiva il programma, avevo una macchina che mi portava da Roma a Milano. E l’indomani mattina alle 7 ero regolarmente in onda. Non puoi abbandonare chi ti dà fiducia. Sarebbe un tradimento. Anzi, sai una cosa? Ora vorrei aprire una radio tutta mia”.

Che genere di radio?
“Una radio all news. Ho la fissa delle notizie, della cronaca. E in Italia, a parte Radio 24, non c’è una radio del genere. Io farei una radio solo di notiziari che si aggiornano di continuo, un po’ come in tv fa Sky Tg24”.

Come mai questa passione?
“Voglio vivere immerso nel mio tempo e non nel passato. Anche tutta questa faccenda delle molestie sessuali la trovo assurda: ma che senso ha una Gina Lollobrigida che a 90 anni racconta di essere stata molestata 70 anni fa? Ecco, mi piacerebbe mescolare l’alto e il basso dell’informazione e far assurgere la cosiddetta informazione di serie B a informazione di serie A. Oggi sembra quasi che se non sei stata molestata non sei nessuno. Ma a chi giovano tutte queste chiacchiere? Ma chi se ne frega se Maryah Carrey ha molestato il suo body guard? E poi bisogna fare una bella differenza tra avances e molestie. Quello che viene fuori è che i rapporti di potere e di denaro passano sempre e comunque attraverso il sesso. Il sesso è il tema più forte, non c’è potere che tenga”.

Un’ultima domanda: quando hai partecipato a “Ballando con le stelle” si era parlato moltissimo del tuo incredibile dimagrimento e della scelta di inserire un palloncino intragastrico. Come vivi adesso nel tuo corpo?
“Diciamo che non mi è venuta la fissa del dimagrimento a tutti i costi. Esto una buona forchetta. Cerco di stare attento e quando esagero a tavola cerco di bruciare calorie facendo attività fisica. Da qualche tempo i radio ci vado in bicicletta. Ma per uno che è nato a Parma credo sia impossibile rinunciare alla buona cucina”.

 

10/11/2017
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