Partorisce in videochiamata sui sedili della sua macchina, la testimonianza: 'Il 118 mi ha salvato la vita'
Il racconto di Laila Driouch, la donna che ha partorito con l'assistenza di un'infermiera della centrale operativa del 118
'Lei vedeva tutto e mi guidava, è stata con me tutto il tempo. Io avevo già partorito due volte, ma questa è stata pazzesca. Se non avessi chiamato il 118 il bambino non sarebbe vivo. Hanno salvato la mia vita e quella del bambino. Senza l'infermiera non so come andava a finire'. È il racconto di Laila Driouch, la donna che sabato sera ha partorito a Bentivoglio (Bologna) sui sedili della sua macchina, con l'assistenza di un'infermiera della centrale operativa del 118, in videochiamata. Ora la donna è ricoverata e lei e il neonato stanno bene.
'Mi sono vestita per andare in ospedale, abitiamo vicino - ha detto - ma quando sono arrivata in cortile ed ero vicino alla macchina ho sentito che c'era qualcosa che non andava, stavo per partorire. Allora ho chiamato al 118 ed è stata attivata la videochiamata. Voglio ringraziare quest'infermiera che mi ha detto tutto quello che dovevo fare: 'Sali in macchina, togliti i vestiti, sdraiati sui sedili, come fare per evitare che il bimbo cadesse a terra'.
Tutto è durato 'cinque minuti scarsi', ha raccontato l'infermiera, Elisa Nava. 'In meno di tre minuti la signora ha rotto le acque, è riuscita a stendersi e il bambino è uscito con una sola spinta. Ha pianto immediatamente, il problema era scaldarlo perché era quasi mezzanotte. Ho chiesto a lei e al marito di farmi vedere in che condizioni era. La cosa principale è stato far capire ai genitori che il parto era imminente e non era il caso di partire in macchina'. Per l'infermiera 'è la seconda volta quest'anno che mi succede una cosa del genere, in entrambi i casi i bimbi stanno bene'.