Oprah Winfrey for president, si scaglia contro i molestatori ma un tempo posava con Weinstein
Si parla di una sua candidatura alle prossime presidenziali Usa ma molte testate hanno pubblicato immagini imbarazzanti del suo passato
Mentre si fanno sempre più insistenti le voci di una sua candidatura democratica alle prossime presidenziali Usa contro Donald Trump, su Oprah Winfrey iniziano a levarsi anche le prime critiche. Il suo potente intervento dal palco dei Golden Globe è apparso molto più di un inno alle donne-coraggio che hanno dato vita alla campagna #metoo, quella contro gli abusi e le molestie sessuali. Piuttosto le sue parole sono sembrate una vera e propria discesa in campo, dopo le tante voci degli ultimi mesi mai veramente smentite.
L’amicizia con Weinstein
Tanto è bastato perché molti andassero a ricercare gli scheletri nell’armadio della Winfrey, e il primo scheletro è proprio quello di Weinstein, il produttore più riverito e corteggiato di Hollywood prima dell’assoluto ostracismo seguito alle accuse di molestie sessuali piovutegli addosso da mezza Hollywood. Nel suo discorso, anche Oprah si è scagliata contro il mostro molestatore ma c’è stato un tempo in cui i due erano così intimi che, durante una cena di gala essendo seduti uno a fianco all’altra, capitò che la Winfrey gli prendesse il lobo dell’orecchio fra le labbra. Molte le testate che si sono affrettate a pubblicare le vecchie foto dei due in atteggiamenti amichevoli. Era l’epoca in cui Weinstein era potente e tutti gli si dimostravano amici, la conduttrice campionessa di ascolti non faceva eccezione.
La sfida con Donald
Ad ogni modo per molti osservatori, dopo la notte di Los Angeles, non ci sono più dubbi: Winfrey è pronta, e tra due anni proverà a spodestare il tycoon dalla Casa Bianca. Ipotesi rafforzata non solo dal suo partner Stedman Graham ('Dipende dalla gente, lei vuole assolutamente farlo', ha confessato nelle ultime ore) ma anche da alcuni amici della star del piccolo e grande schermo, secondo cui da mesi Oprah starebbe seriamente valutando il suo ingresso nell'agone politico.
Il sostegno alle vittime di molestie
Del resto lei stessa a marzo, in un'intervista a Bloomberg, aveva risposto così: 'E' chiaro che non serve esperienza politica per diventare presidente'. Così le quotazioni di Oprah in vista del 2020 sembrano destinate a salire: più di quelle di Joe Biden o di Bernie Sanders e di Elizabeth Warren. Il suo breve ma intenso intervento ha infiammato la platea e rischia di passare alla storia: 'Un nuovo giorno è all'orizzonte', ha affermato rivolgendosi soprattutto alle donne. Ma anche ai tantissimi uomini - ha aggiunto - che stanno portando avanti la battaglia contro la cultura del sessismo e quella di un razzismo sempre latente in America. Una battaglia a favore della giustizia sociale e della parità tra i sessi. 'La verità è lo strumento più potente che abbiamo, e ora siamo diventati la storia', ha detto rivolta a chi ha dato vita alla campagna #meetoo, ringraziando tutte le donne che come sua madre 'hanno sofferto abusi e ingiustizie perché avevano figli da sfamare, bollette da pagare e sogni da inseguire'.
Dall’infanzia di abusi al successo
E sì, perché l'avventura di Oprah è partita da un'infanzia difficile in Mississippi, cresciuta da una ragazza-madre tra mille problemi e abusi che però non le hanno impedito di perseguire le ambizioni con sacrifici e ostinazione. Ora, a 63 anni, la sua figura è un mito vivente: stella assoluta del cinema e della tv come attrice, produttrice e soprattutto conduttrice dell'Oprah Winfrey Show, talk show andato in onda fino al 2011 e che l'ha resa famosa in tutto il mondo. Una popolarità grazie alla quale si trova a capo di un vero e proprio impero che nel 2017 - secondo Forbes - le ha permesso di accumulare una ricchezza pari a 2,8 miliardi di dollari. Lei già incoronata la persona afroamericana più ricca del ventesimo secolo. Con una partecipazione anche nel gigante delle diete Weight Watchers, il cui titolo dopo la performance ai Golden Globe è schizzato dell'11% a Wall Street. 'Il loro tempo è finito! E' finito!', ha tuonato Oprah ancora nella notte di Los Angeles, puntando il dito contro uomini molestatori e violenti. A molti il monito è parso fosse rivolto anche a chi alla Casa Bianca è considerato da molti americani un usurpatore.