Nazionale Cantanti nella bufera: 'Cacciata via perché sono donna'. Le parole di Eros e Ruggeri, le dimissioni di Pecchini
Aurora Leone dei The Jackal sarebbe stata cacciata via dal tavolo della cena in quanto 'donna: queste sono le nostre regole'. Solidarietà da parte di Alessandra Amoroso, Fedez, alcuni attori di 'Gomorra', Francesco Facchinetti, Boldrini e molti altri
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“Sei una donna, non puoi stare seduta qui”. Sembra incredibile che accada nel nostro Paese, e per di più nell’ambito di una società seria e importante come è da 40 anni a questa parte la Nazionale Cantanti. Eppure sarebbe andata così secondo il racconto che ne hanno fatto Aurora Leone e Ciro Priello del gruppo dei The Jackal. I due erano stati convocati per la partita del cuore in programma alle 20:45 del 25 maggio a Torino e trasmessa in diretta su Canale 5: 'Nazionale Cantanti contro Campioni della Ricerca'. E invece né Aurora né Ciro ci saranno dopo essere stati cacciati dalla cena che ha preceduto il match di beneficienza. Il motivo addotto dagli organizzatori, come ha raccontato l’attrice in alcuni video su Instagram, è perché 'sei una donna”. Intanto è scattata una grande solidarietà nei loro confronti: (a questo link tutti gli artisti che si sono schierati). E alla fine sono arrivate le clamorose dimissioni di Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Cantanti: 'Mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto dimettendomi dal mio incarico in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone. Ci tengo però a sottolineare che nessun artista si è reso conto dell'episodio in questione; i presenti si sono accorti di quello che stava accadendo nel momento in cui Aurora e Ciro si sono alzati per andarsene via'.
Da Eros a Ermal Meta, tanti non giocano più
Le dimissioni seguono di poco la dura presa di posizione di tanti artisti, protagonisti storici della nazionale Cantanti, come Eros Ramazzotti ed Enrico Ruggeri. E alla fine proprio Ramazzotti decide di non scendere in campo. La medesima decisione è stata presa anche da Ermal Meta, Random, Alberto Cazzola de Lo Stato Sociale, da Andrea “Andro” Mariano dei Negramaro, Mattia Briga e da Alberto Urso. Quasi tutti hanno condiviso la loro decisione sui social invitando al contempo di propri follower a donare al 45527 per sostenere la ricerca.
Ma andiamo con ordine. Tutto inizia da una richiesta dell'organizzatore, spiegano Aurora e Ciro, che avrebbe invitato Aurora ad alzarsi dal tavolo: 'Io e Ciro ci siamo seduti al tavolo con la Nazionale Cantanti, e una volta seduti lì l'organizzatore Pecchini è venuto e ci ha detto che non potevamo stare seduti lì. O meglio”, continua Aurora, “ha detto che io non potevo stare seduta lì. Abbiamo pensato che ce lo stesse dicendo perché siamo della squadra avversaria'. Ma 'quando facciamo per alzarci”, continua Ciro, “ l'organizzatore Pecchini dice “no, no, tu puoi restare. È solo lei che non può rimanere al tavolo dei giocatori'. A quel punto Aurora chiede spiegazioni: 'E lui mi dice 'sei una donna, non puoi stare seduta qui, queste sono le nostre regole'. Ho detto guardate che io non sono l'accompagnatrice di Ciro, io sono stata convocata così come Ciro. Lui mi ha detto 'non mi far spiegare il motivo per cui non puoi stare qui, alzati' e mi ha invitato a sedermi a un altro tavolo. Al che Ciro”, continua il racconto di Aurora Leone, “si è seduto con me a un altro tavolo e dopo ci ha chiamato in disparte credo il direttore generale della Nazionale Cantanti, il quale parlando con noi ci ha detto: “c'è stato un problema, voi non potevate stare lì perché eravate della squadra avversaria''.
'Da quando in qua le donne giocano'
Ma quando Aurora e Ciro fanno presente che la motivazione e i termini dati in precedenza erano altri, 'ha detto 'vabbè ma tu mica giochi, tu sei qui come accompagnatrice'. A quel punto Aurora ha replicato invece aveva addirittura la convocazione stampata e che le avevano anche chiesto la taglia dei completini'. La replica? 'I completini te li metti in tribuna, da quando in qua le donne giocano?', spiega Aurora che poi racconta come siano stati cacciati dall'albergo e come i cantanti presenti alla scena, fra cui Eros Ramazzotti e Andro, abbiano chiesto scusa per un accaduto che 'ha dell'assurdo, del paradossale. La mia presenza lì era al pari di quella di Ciro'. Ciro e Aurora, in ogni caso, nelle stories invitano a sostenere il progetto che ha 'tutt'altro scopo' rispetto a quanto accaduto. I due, cui poi sarebbe stato anche impedito di entrare nell'hotel per fare il check out. Oggi non saranno ovviamente alla partita ma ringraziano per la solidarietà della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro per essersi dissociata dallo spiacevole episodio.
Il giallo della replica
La nazionale Cantanti ha replicato con un post su Instagram che poi è stato cancellato nel quale anziché scusarsi dell’accaduto contrattaccava scrivendo che: 'non accetta arroganza, minacce, maleducazione e arroganza verbale”. Insomma, a finire sul banco degli imputati a questo punto sarebbe proprio Aurora Leone, come spesso accade nei casi di discriminazione quando la vittima viene fatta passare per carnefice. In attesa di una vera e propria comunicazione, i social sono presi d'assalto da chi accusa la Nazionale Cantanti di doversi 'vergognare' e di essere 'maschilista e sessista'.
Eros e Andro con Aurora
Alcuni cantanti però hanno preso una posizione netta, come Eros Ramazzotti e Andro dei Negramaro, presenti alla cena. Ecco cosa scrive tra l’altro Eros su Instagram: “Domani (oggi, ndr) mattina avremo un incontro con Aurora e Ciro per spiegare meglio la dinamica dell’avvenimento e scusarci pubblicamente dell’accaduto. NOI NON SIAMO SESSISTI e tantomeno RAZZISTI o OMOFOBI, anzi, ognuno fa qualcosa per chi ha bisogno (da anni e in tempi non sospetti) sinceramente per un comportamento incauto di due persone dello staff, non possiamo passare per quello che non siamo. W le donne che sono parte fondamentale della nostra vita”.
Enrico Ruggeri: 'Avviata inchiesta interna'
Anche Enrico Ruggeri, presidente e capitano della Nazionale Cantanti è intervenuto: 'Abbiamo avviato una inchiesta interna e abbiamo già allontanato due persone, che peraltro sono dei volontari ma comunque devono attenersi a un protocollo morale e deontologico che è quello della Nazionale Cantanti. Adesso il problema è la ricerca. Ogni flessione di quello che succederà stasera vorrà dire ricerca che stenta, vorrà dire persone che non ce la faranno. Quindi abbiamo tutti una responsabilità. Per cui, quello che posso fare è mostrare la maglia di Aurora e se qualcuno la conosce ditele che noi la stiamo aspettando in campo per cercare di porre rimedio a questo incidente per il quale come ho già detto abbiamo già preso provvedimenti. Ma la cosa più importante adesso è ritrovarci tutti assieme. Aurora, se vuoi, noi siamo pronti, abbiamo un posto per giocare e per renderci utili'.
Boldrini: 'Donne protagoniste'
Insomma, terremoto a parte, gli episodi di sessismo nel nostro Paese continuano a essere tristemente all’ordine del giorno. Ecco cosa scrive in proposito Laura Boldrini, in prima linea in questa battaglia da molti anni: “A tutti coloro che dicono che nel Paese non esistono misoginia e maschilismo, ecco che puntuale arriva l'ennesima vicenda a smentirli. Le donne vogliono giocare in ogni ambito da protagoniste. Mettetevi l'anima in pace. Non molliamo”.
Fondazione ricerca cancro si dissocia
Intanto anche La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si dissocia con un comunicato su Facebook: “I nostri Campioni per la Ricerca vivono con profondo rammarico e si dissociano da quanto è accaduto nelle ultime ore. Portiamo avanti da sempre i valori della solidarietà e della condivisione e anche questa volta vogliamo ritrovarci tutti insieme in campo, uniti in un unico obiettivo: sostenere la Ricerca. La lotta contro il cancro non si può fermare: proprio come dice #AuroraLeone dei the JackaL niente deve in alcun modo contrastare la causa meravigliosa per cui si organizzano queste partite!'
Le Juventus Women daranno calcio d'inizio
Dopo le accuse di sessismo sollevate da Aurora Leone, gli organizzatori dell'evento hanno deciso che il calcio d'inizio della 30esima edizione della Partita del Cuore sarà dato dalle Juventus Women. 'Saranno le Juventus Women a giocare per la prima parte della serata contro la Nazionale Italiana Cantanti, per raccogliere fondi in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro'. Lo rende noto sul proprio sito internet il club bianconero. 'Le Campionesse d'Italia, per l'occasione guidate da Sinisa Mihajlovic in panchina, giocheranno i primi minuti della partita dell'Allianz Stadium, dopodiché scenderà in campo, sempre contro la Nazionale Italiana Cantanti, il team dei Campioni per la Ricerca'. 'Da sempre le #JuventusWomen combattono barriere e stereotipi. E la loro lotta per l'uguaglianza continuerà anche questa sera, alla #PartitaDelCuore'. Così la Juventus, che su Twitter invita a 'sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro!', ricordando il numero per le donazioni 45527.