Molestie a cena di beneficenza: alle studentesse le proposte indecenti dei ricchi e potenti

Il Financial Times denuncia i fatti avvenuti ad uno dei maggiori eventi di beneficenza a Londra: fra gli invitati top manager internazionali

di Redazione

 Un baccanale travestito da cena di beneficenza in cui ricchi e potenti si lasciano andare a molestie sessuali nei confronti di giovani studentesse. Questa la denuncia fatta dal Financial Times in prima pagina contro uno dei maggiori eventi di beneficenza a Londra, il Presidents Club Charity Dinner. Si tratta di una cena di gala con cadenza annuale riservata agli uomini, nel corso della quale, stando al giornale della City, i ricchi e potenti invitati 'allungano le mani' e fanno proposte indecenti, col sospetto di casi in cui si favorisce la prostituzione, nei confronti di circa 130 ragazze, molte studentesse, che lavorano come hostess all'evento. Lo scandalo, l'ultimo di una serie nel Regno Unito, sta mettendo a soqquadro la reputazione di un bel pezzo di Londra che conta, fra tentativi di prese di distanza e reazioni di sdegno più o meno sincere. Mentre un'ombra di vergogna s'abbatte su un'iniziativa capace pure di raccogliere nelle sue varie edizioni 20 milioni di sterline da destinare a scopi caritativi.

Le hostess giornaliste

Il quotidiano finanziario londinese è venuto a conoscenza di questo potenziale scandalo mandando alla cena, che si è tenuta nel lussuoso Dorchester Hotel, due reporter sotto copertura che si sono presentate come hostess. Fra i tavoli prenotati al gala c'erano quelli di alcune società quotate al Ftse 100, il più importante indice azionario di Londra, come il gruppo della pubblicità Wpp, oltre a top manager ed esponenti del mondo finanziario. In risposta alle accuse gli organizzatori dell'evento hanno promesso di avviare una inchiesta approfondita.

La testimonianza

Il racconto fatto da Madison Marriage, una delle giornaliste infiltratesi fra le stesse hostess, non sembra lasciare molto spazio alle giustificazioni, del resto.«È una cosa impossibile da descrivere, c’era un rumore incredibile, una enorme quantità di testosterone in quella stanza, tutti erano sovraeccitati», riferisce Madison Marriage. La reporter era stata avvisata che «gli uomini avrebbero potuto darle fastidio». Ma quello che le è capitato è andato oltre l’immaginazione: «Sono stata palpeggiata più volte e numerose altre ragazze hanno subito la stessa cosa — ha raccontato alla Bbc —. Mani sotto la gonna, sui fianchi, sul sedere, braccia attorno alla vita. Parlavi con un uomo e quello d’un tratto ti prendeva la mano».

Mani dappertutto

Il quotidiano della City è andato a colpo sicuro: «Sapevamo dalle donne che avevano lavorato lì nel corso dell’ultimo decennio che accadevano queste cose, per questo abbiamo deciso di andarci e vedere di persona», ha raccontato Madison. Il gala del Presidents Club va avanti infatti da ben 33 anni e anche questa volta è stato introdotto dal presentatore della serata come «l’evento meno politicamente corretto dell’anno». «Sapevo che qualcosa poteva accadere ma non ne ero sicura al cento per cento», spiega Madison. Quel che è certo è che «tante di quelle ragazze non avevano idea che sarebbe stato quel tipo di evento. Una era scioccata, le avevano chiesto se fosse una prostituta». In realtà fra quelle giovani cui era stato ordinato di presentarsi in abiti sexy e tacchi alti c’erano aspiranti avvocatesse, produttrici di film, marketing manager, «giovani donne ambiziose»: e ovviamente tante studentesse, ma anche attrici e ballerine che lavorano come hostess per arrotondare la paga. Il peggio Madison se lo se è sentito raccontare dalle compagne di sventura: «Un tizio ha tirato fuori il pene, un altro ha detto a una ragazza di strapparsi le mutande e ballare sul tavolo. Non riesco a credere che nel 2018 succedano ancora queste cose, è scioccante».

Alcune si divertivano

La giornalista ammette che non tutte erano indignate: «A molte piaceva, lo trovavano divertente: c’è alcol gratis, si ride, si fanno amicizie, si ricevono perfino offerte di lavoro». Ma il problema è che «se vuoi fare un evento dove le donne vanno volontariamente e sanno che verranno toccate devi metterlo in chiaro fin dall’inizio: ma questo non è avvenuto e tante non sapevano a cosa andavano incontro».

La divisa sexy per le cameriere

Se agli invitati era richiesto lo smoking, per le cameriere - tutte alte, giovani e carine, era prevista un'uniforme composta da abitino nero cortissimo, slip dello stesso colore e tacchi a spillo. La retribuzione era di 150 sterline dalle 20 fino alle 2 di notte, ma c’era pure un 'after-party'. Stranamente alle hostess è stato servito un bicchiere di vino prima del lavoro ed è stato detto loro che potevano bere quanto volevano alla festa.

Ospedale riconsegna donazioni

Uno dei maggiori beneficiari dei proventi della cena, il Great Ormond Street Hospital - che è il più grosso centro pediatrico di Londra - ha annunciato di voler restituire le precedenti donazioni ricevute dal Presidents Club Charity Dinner. 'Siamo scioccati da quello che abbiamo visto nell'inchiesta del giornale', ha detto un portavoce dell'ospedale, aggiungendo che l'istituzione sanitaria non ha preso parte all'organizzazione della cena di gala riservata agli uomini. Anche il colosso pubblicitario Wpp ha precisato di non voler più garantire il suo sostegno all'iniziativa di beneficenza.