Alla sagra di paese si elegge “Miss Lato B” e sui social scoppia la rivolta. La risposta del comune
La Sagra di Bollengo, nel Torinese, ha alimentato le critiche sui social per la scelta ritenuta sessista. Il concorso è stato poi cambiato in Miss sorriso
A Bollengo, nel Torinese, si è pensato di dare maggiore attrattiva a una semplice sagra con un concorso di bellezza, ovviamente per sole donne. Ma non bastava eleggere la più bella in generale, hanno pensato che per attrarre più pubblico fosse meglio eleggere colei che potesse vantare una parte anatomica in particolare, fuori dal comune. È così che la sagra di paese si trasforma in un caso di sessismo a Bollengo, duemila anime nel cuore del verde Canavese, a pochi minuti da Ivrea. A far scatenare le polemiche, con centinaia di messaggi social, la serata “Paella e miss sotto le stelle”, in programma il 18 giugno, con la locandina dell'evento che annuncia l'elezione di Miss Bollengo, Miss Eleganza e Miss Lato B. Un titolo, quest'ultimo, che non è piaciuto affatto al popolo del web che, oltre a definirla volgare, ha bollata l'iniziativa come sessista e discriminatoria, costringendo il presidente della Pro Loco a fare marcia indietro.
Dal sedere al sorriso
Il concorso si farà, ma premierà il più bel sorriso. 'Ci tengo a chiedere scusa alle persone che si sono sentite offese - dice il presidente della Pro Loco di Bollengo - La nostra iniziativa non voleva denigrare nessuno e tantomeno mercificare la figura della donna. Se è passato questo messaggio, mi scuso e me ne assumo tutte le responsabilità'. In realtà la scelta di inserire il concorso di bellezza nel programma della festa è stata presa collegialmente dal direttivo dell'associazione, 'all'interno della quale - precisa Cominetto - ci sono anche una decina di donne'.
Ristampati i manifesti
Neanche a queste ultime, però, è venuto in mente che quel titolo potesse scatenare delle reazioni piccate dei social. 'L'abbiamo fatto anche sei anni fa e nessuno ha avuto di che polemizzare, tanto è vero che l'organizzatore della sfilata ha utilizzato le stesse locandine di allora'. La Pro Loco, rinominato il concorso, ha già fatto stampare nuovi manifesti e volantini.
In sei anni la sensibilità è cambiata: evviva!
Di 'Miss lato B' non rimarrà alcuna traccia se non nei numerosi post apparsi sui social. Sorpreso e amareggiato dal clamore il sindaco di Bollengo, Luigi Sergio Ricca, tirato in ballo in quanto l'amministrazione avrebbe concesso il patrocinio all'evento. 'Il Comune non c'entra nulla con la festa - precisa il primo cittadino - e la Pro loco ha la sua giusta autonomia nell'organizzare gli eventi. Il titolo della sfilata è risultato inopportuno perché oggi, rispetto a qualche anno fa, c'è una sensibilità diversa. Tuttavia, conoscendo bene i volontari e i membri del direttivo, sono certo che nessuno in Pro Loco si è mai sognato di organizzare un evento offensivo contro le donne'.