Melanie C: 'Con le Spice Girls abbiamo dato realtà al femminismo, poi arrivò la depressione. Così ne sono uscita'
Dal “girl power” delle cinque terribili ragazze, all’insicurezza e la vulnerabilità. Poi il percorso psicologico che l’ha portata a una nuova affermazione di sé
Come tante stelle travolte dal successo in giovane età, ha conosciuto il triste risvolto della depressione. Oggi Melanie C, che nel 1994 conquistò il mondo come la “Sporty” delle Spice Girls, è una donna di 46 anni che ha pubblicato da solista sette album — l’ottavo è in uscita il 2 ottobre — e ha venduto oltre tre milioni di dischi. E oggi l’ex spice è pronta a guardarsi indietro e fare un bilancio non solo della sua vita, ma del significato che ebbe la rivoluzione delle Spice Girls. «Ho realizzato quanto enorme è stato l’impatto delle Spice Girls nel mondo solo quando abbiamo fatto la reunion, l’anno scorso. Ha stupito tutte noi l’affetto delle persone. Ci siamo dette: “Ehi, visto cosa abbiamo fatto?” Siamo molto orgogliose dell’influenza delle Spice», ha confessato a Chiara Maffioletti in un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera.
La sicurezza dopo la depressione
Melanie C ha realizzato che «c’è stato un periodo in cui ero vulnerabile: ne ho parlato perché non sentirsi soli è importante. Ne ho realizzato le proporzioni tardi ed è lì che ho capito che vita incredibile ho avuto finora. Ero nel mezzo di un viaggio alla scoperta di me e improvvisamente mi sono sentita forte, sicura di me e a mio agio con la persona che sono, cosa mai provata. Ecco perché ho chiamato l’album con il mio nome, Melanie C.». Ma c’è voluto tempo per accettare lati di sé con i quali non aveva mai fatto pace. «Mai, nemmeno quando ero più giovane. Ora ho sentito che era arrivato il momento, dopo tanti anni, di accettarmi».
Sulla cresta dell’onda
Allora era tutto un vortice e c’era poco tempo per pensare: «sentivo che la vita che stavo conducendo non era la mia. Avevo appena finito l’enorme lavoro con le Spice, ero sulla cresta dell’onda, ogni dettaglio della mia vita finiva sui tabloid. Ma non ero a mio agio con tutto questo, mi sentivo vulnerabile». Allora era la Sporty Spice e tutto sembrava filare a gonfie vele: «i soprannomi dovevano parlare della nostra personalità e io davvero ero sempre vestita così, sportiva. Ed ero anche molto atletica».
Il femminismo delle Spice Girls
Ma con il senno di poi ecco come giudica oggi Melania C. la sua esperienza con le Spice Girls: «È stata tutta una fiaba. Per questo è stato così bello ritrovarsi con le ragazze e celebrare le cose che abbiamo conquistato negli anni Novanta». Ma sente pure che quelle cinque ragazze di allora hanno cambiato per sempre non solo l’industria musicale: «abbiamo aperto una porta e acceso una luce sulle questioni femminili. Sulla necessità di avere uguali opportunità non solo nella musica ma in ogni settore. Penso sia stato un cambiamento anche culturale. C’è ancora molto da fare, è una lunga battaglia. Ma alla fine le cose cambiano».
Dal dire al fare
Insomma Melania C. oggi si considera femminista «anche se penso che dobbiamo usare il termine correttamente. Le Spice, con la lezione del girl power, sono state capaci di rendere il femminismo qualcosa di attuale e reale, non più un concetto politico e che quasi intimidisce ma qualcosa di chiaro anche per i più giovani».