La risonanza magnetica non fa più paura: un bosco incantato accoglie i bambini
'Lo abbiamo fatto perché questo esame è molto difficile anche per gli adulti. Figuriamoci per i più piccoli', spiega Irene Bonansea della Fondazione Forma che si occupa dell'ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino
“Lo abbiamo fatto perché la risonanza magnetica è spesso un trauma pure per gli adulti. Figuriamoci per i più piccoli che spesso riescono ad affrontare questo esame così difficile soltanto sotto sedazione”. A parlare è Irene Bonansea, responsabile della Fondazione Forma, onlus che si occupa dell’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino e che ha realizzato un progetto davvero geniale. In pratica quel freddo tunnel nel quale si deve entrare e stare dentro immobili per lunghissimi minuti, mentre si sentono dei rumori meccanici, è stato trasformato in una coloratissima e divertente nave spaziale che vola tra le stelle mentre si possono guardare dei cartoni animati.
Elefanti, api e perfino un robot accolgono il bambino
Non solo. Anche la stanza della risonanza magnetica è stata trasformata e il bambino entrandoci si trova accolto da alberi, paesaggi di montagna e simpatici animali. Il percorso parte dalla sala di attesa, dove elefanti, api, ma anche un robot, sono intenti nelle loro attività di gioco ad aspettare di poter proseguire e essere chiamati ad entrare nel bosco; ma si passa prima dalla zona di preparazione, dove chi può si sveste e si prepara per affrontare ed entrare nella sala dell’esame: il bosco incantato, appunto. “Abbiamo finanziato questo progetto con i fondi raccolti nel 2016 grazie al raduno dei Babbi Natale. Quest’anno ne abbiamo fatto un altro, lo scorso 3 dicembre”, dice ancora Irene Bonansea. “L’obiettivo è quello di realizzare un nuovo pronto soccorso”. Intanto però il desiderio più grande è che “altri ospedali in tutta Italia ci copino e che rendano più facile affrontare la risonanza magnetica”.