La giornalista molestata torna a lavoro. E commenta così il Daspo di 3 anni dato al tifoso
“Sono stata fortunata nella sfortuna perché mentre succedeva il tutto sono stata ripresa dalle telecamere. E quel video mi ha permesso di denunciare. Purtroppo queste cose succedono anche a telecamere spente'
“Che effetto mi fa essere di nuovo fuori dallo stadio? Non lo so, vorrei iniziare subito il mio collegamento, vorrei iniziare subito a lavorare. Il mio obiettivo è quello di continuare a fare il mio lavoro”. Prove di normalità ieri sera allo stadio per Greta Beccaglia, la giornalista di Toscana Tv vittima di alcune molestie in diretta televisiva, mentre era impegnata a fare alcune interviste nel dopo-partita di Empoli-Fiorentina. Stavolta lo stadio è l’Artemio Franchi di Firenze dove ad accoglierla c’era il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, che ha voluto esprimere direttamente alla cronista la sua solidarietà. Il presidente 'Commisso mi ha chiesto scusa a nome del tifoso che mi ha colpito”, ha raccontato Greta Beccaglia”, “poi abbiamo parlato e fatto una foto. È stato molto gentile e mi ha espresso tutta la sua solidarietà”.
Il daspo? Contenta o non contenta credo sia giusto
Circondata dai sorrisi e anche dalla curiosità dei tifosi viola, la giornalista ha parlato con gli altri cronisti confessando la stanchezza per quello che ha dovuto affrontare negli ultimi tre giorni: “Sono stata fortunata nella sfortuna perché mentre succedeva il tutto sono stata ripresa dalle telecamere. E quel video mi ha permesso di denunciare. Purtroppo queste cose succedono anche a telecamere spente. A me per fortuna mi è successo a telecamere accese”. A chi le chiede se sia contenta che quel tifoso abbia avuto un Daspo di tre anni risponde decisa: “Contenta o non contenta credo che sia giusto. Quell’uomo ha fatto un gesto così indecoroso e assurdo e ora deve pagare”.
Lo striscione contro i giornalisti dei tifosi viola
Mentre le indagini vanno avanti e sono già stati identificati due uomini (entrambi colpiti da Daspo) che hanno molestato la giornalista in diretta tv, ci sono purtroppo da registare anche alcune reazioni di segno opposto. Nella Curva Fiesole, tempio del tifo viola, per alcuni minuti ieri ha campeggiato uno striscione decisamente contro Greta Beccaglia, in cui ancora una volta la vittima finisce sul banco degli imputati: 'Prima razzisti, poi sessisti, ma mai giornalisti', c'era scritto.